l’iniziativa
A Castellaneta l’imprenditrice Gomes in tour sull’Harley per l’accessibilità
Tappa ionica nell’azione di sensibilizzazione alle disabilità delle donna d’affari brasiliana che attraversa l’Italia con la sua moto
CASTELLANETA - Ripartirà presto in direzione Reggio Calabria e di sicuro non ha intenzione di fermarsi. Il viaggio in Harley Davidson di Jesusleny Gomes ha fatto tappa anche a Castellaneta. La nota imprenditrice brasiliana, trapiantata in Italia tra Veneto e Lombardia, sta attraversando lo Stivale con il suo bolide: un modo originale e costruttivo per festeggiare il suo compleanno, sensibilizzando persone e amministrazioni sul tema dell’accessibilità. Ispirata dall’esperienza di “Klick’s on ways 2023”, un cammino organizzato da Free Wheels, Jesusleny Gomes ha infatti deciso di condividere le sue esperienze e conoscenze con i pubblici amministratori. Lo sta facendo con un tour in moto, attraverso un progetto di divulgazione chiamato “L’altro puoi essere tu!”.
Durante il suo viaggio, Jesus ha consegnato ai sindaci delle varie città attraversate un vademecum contenente 10 cose che ha imparato da “Free Wheels” sull’accessibilità. «La prima lezione che ho appreso è che parlare di accessibilità non significa parlare di disabilità» ha riferito. «Purtroppo - ha aggiunto - in Italia questa non è ancora una regola consolidata e molti cittadini si rivolgono alle persone con disabilità in modi non consapevoli e poco rispettosi».
Durante la sua sosta nella città di Valentino, soggiorno certificato da una foto ricordo “in compagnia” del mito del cinema muto, Jesusleny Gomes ha sperimentato la generosità dei castellanetani, trovando sostegno nella comunità dei bikers e in particolare del motoclub AMC di Castellaneta per la risoluzione di alcuni problemini alla sua moto. Il viaggio riprenderà presto e il suo messaggio su un’accessibilità per tutti continuerà a diffondersi in giro per l’Italia. L’avventura di Jesusleny Gomes continua ed è indiscutibilmente un esempio di determinazione e impegno volto promuovere una nuova visione dell’accessibilità in Italia. Un viaggio-testimonianza perché l’accessibilità riguarda tutti e ognuno, in ogni momento, può essere “l’altro” che ha bisogno di accessibilità.