L'inchiesta
Taranto: la stazione dimenticata
In bus sino a Battipaglia, si andrà avanti così fino al lunedì 8 agosto con la normale programmazione di Frecce, Intercity e Regionali di Trenitalia. Duro affondo del segretario provinciale Uiltrasporti Sasso: «La politica ci ha isolato»
TARANTO - Gli ultimi passeggeri «fortunati» sono stati quelli saliti ieri pomeriggio a bordo dell’intercity «702» partito da Taranto e diretto a Roma. Non hanno dovuto subire il disagio di interrompere il viaggio per i lavori sulla linea e di proseguire in bus verso la loro destinazione. I lavori infrastrutturali sulla linea Battipaglia-Taranto sono stati anticipati da Rete Ferroviaria Italiana di mezza giornata rispetto all’annuncio previsto per oggi domenica 12 giugno. Si andrà avanti così fino al lunedì 8 agosto, sulla normale programmazione di Frecce, Intercity e Regionali di Trenitalia.
Rete Ferroviaria Italiana, come ha preannunciato qualche giorno fa, ha programmato importanti attività di manutenzione straordinaria sulla linea che collega la Campania alla Puglia, fra Battipaglia e Taranto, passando per Potenza e Metaponto.
Per questo motivo il Frecciarossa che collega Taranto e Milano, toccando le principali città servite dell’Alta Velocità, viene sostituito con autobus fra Battipaglia e Taranto, in coincidenza con l’arrivo e la partenza del treno. Anche gli Intercity sono sospesi in questo periodo nel tratto interessati dai lavori. I collegamenti mantengono le stesse fermate anche nei tratti percorsi in autobus.
Gli autobus sostitutivi sono previsti anche per i Regionali di Trenitalia nei collegamenti Taranto/Potenza-Salerno e viceversa. I lavori sono stati programmati per limitare il più possibile i disagi e allo stesso tempo consentire, a fine interventi, di migliorare la gestione della circolazione dei treni.
Al netto dei lavori che miglioreranno le performance dei treni sulla tratta da Taranto a Battipaglia, la stazione di piazzale Duca D’Aosta non se la passava già bene.
Sulla questa è intervenuto a gamba tesa il segretario provinciale di Uiltrasporti, Carmelo Sasso. «È oramai palese a tutti l’intenzione della politica regionale e nazionale di lasciare il nostro territorio in un totale isolamento. Ad eccezione di due tradotte la mattina ed i collegamenti con la capitale Bari, dove trovare la coincidenza con la Rete Ferroviaria Nazionale la stazione potrebbe essere anche chiusa».
«Gli unici ad averne un disservizio sarebbero i senza tetto che vi risiedono stabilmente ed anche poco civilmente oltre che i lavoratori diretti ed indiretti dei servizi ferroviari che vi operano in condizioni davvero difficili. Da anni ormai - tuona Sasso - siamo l’unica Stazione ferroviaria di un capoluogo di provincia del pianeta a non avere un bar».
«“Ri-connettiamo Taranto” fu lo slogan lanciato da Uiltrasporti 8 anni fa, ma da allora poco purtroppo è cambiato. A chi intende risolvere il problema semplicemente non vedendolo, attraverso il trasferimento della stazione a Nasisi, noi rispondiamo che il miglior metodo per riqualificare una area degradata non è certo svuotandola, abbandonandola al degrado ed all’occupazione abusiva come in parte già avvenuto. Al paradosso della realizzazione mai completata del parcheggio di interscambio a Croce, tra l’altro privo un rapido e diretto accesso all’attuale stazione ferroviaria ed al contemporaneo spostamento della stessa stazione a Nasisi noi non riusciamo ad arrenderci. Tutta la zona della ex “squadra rialzo” con le bellissime palazzine liberty da anni abbandonate ed in parte occupate abusivamente potrebbe essere recuperata e riqualificata - conclude il segretario provinciale di Uiltrasporti Sasso -, per accogliere un parcheggio di interscambio auto/ferro/bus eliminando quello scempio di capolinea bus del Varco ovest del Porto Mercantile».