Mercato immobiliare
Taranto, le case ora si vendono, ma a prezzi molto bassi
De Bartolomeo: «Per le ville c’è molta domanda, poca offerta»
«Ora la situazione del mercato immobiliare a Taranto è in ripresa, ma il corrispettivo (per chi vende) è decisamente più basso rispetto al recente passato». Firmato Giancarlo De Bartolomeo, presidente della Fimaa Confcommercio Taranto e componente della giunta nazionale della federazione che rappresenta gli agenti immobiliari.
Dopo due anni di pandemia, quindi, si torna a vendere?
«Sì, a Taranto, le case tornano ad essere richieste. A dire il vero, qualche segnale in questa direzione c’era già stato ancora prima che terminasse lo stato di emergenza dichiarato per fronteggiare la diffusione del Covid. Certo, rispetto al passato, però, i prezzi sono molto più bassi».
Presidente, è in grado di fare una mappa sull’andamento del mercato immobiliare quartiere per quartiere?
«Proviamoci, prima però vorrei sottolineare un aspetto».
Quale?
«Ultimamente, si sta verificando un fenomeno che, con il passar del tempo, sta diventando piuttosto frequente. Molte compravendite, infatti, vengono (pre)definite ma a patto che la richiesta di mutuo vada a buon fine. E questo, è un problema per i potenziali acquirenti visto che, nelle tre settimane in cui la banca risponde, magari altri che non hanno problemi finanziari soffiano l’appartamento a chi, invece, sta ancora attendendo una risposta da parte dell’istituto di credito».
La mappa, quindi. Qual è la situazione al Borgo?
«Lì è abbastanza buona. Anzi, direi che (per quel che riguarda i prezzi) è la migliore in città. In base alla tipologia della casa posta in vendita e soprattutto al suo stato, infatti, un appartamento di 100 metri, può essere acquistato a 180mila euro, ma anche a 200mila».
E a Tre Carrare Battisti?
«In via Cesare Battisti va abbastanza bene mentre in via Mazzini e in parte di via Principe Amedeo bisogna pregare qualcuno affinché acquisti una casa. Un appartamento in via Battisti, considerata la zona e la mancanza di parcheggi e l’età media degli appartamenti, può essere venduto ora tra 80 e 90mila euro circa».
E come va, invece, nell’altra via commerciale per eccellenza, via Liguria?
«Meglio rispetto a Tre Carrare, anche se pure qui c’è una carenza di posti auto. Da quelle parti, un’abitazione può essere acquistata a 120mila euro».
Spostandosi in periferia, come va a Talsano?
«Qui, con il posto auto, una casa può essere venduta in questo periodo a 115mila euro (sempre prendendo come riferimento 100 metri quadri)».
E a Paolo VI?
«No, lì non va bene. Nuove costruzioni a parte, purtroppo, quel quartiere si porta ancora dietro (anzi addosso) considerazioni non proprie benevole sulla qualità della vita».
Pollice verso anche per il quartiere a ridosso dell’ex Ilva? Lì, però, pesa la situazione ambientale. È così?
«Sì, è proprio così. Ormai al rione Tamburi, non comprano neppure i figli o i parenti di chi è cresciuto e ha vissuto in quel quartiere. C’è una fuga, un esodo. Ci sono, ad esempio, alcune case di via Mannarini che sono in vendita ad appena 25mila euro. Forse, il prezzo più alto che si può strappare, per un appartamento di 100 metri, arriva a 35-40mila euro. Ma si tratta di pochi casi».
E nella Città Vecchia, invece, anche per quel che riguarda il mercato immobiliare lei percepisce dei segnali di ripresa?
«Sì, certo. La mia stessa agenzia riceve spesso richieste di informazioni provenienti da diverse regioni italiane. I prezzi? Beh, una palazzina con due piani (da ristrutturare profondamente), in questo momento, può essere venduta a 30mila euro circa. Il problema da affrontare subito, spetterà alla prossima Amministrazione comunale farlo, è quello di garantire per chi investe migliori condizioni di decoro e di sicurezza del nostro centro storico sul modello che fu adottato, già vent’anni fa, a Bari Vecchia».
Qual è la situazione, invece, per la compravendita dei locali commerciali?
«Qui, invece, va male. Due anni di pandemia, infatti, hanno messo in ginocchio molte attività commerciali. Solo nel Borgo va un po’ meglio. Qui, per quel che riguarda le locazioni ovvero gli affitti, si registrano canoni che oscillano tra le 20 e le 30 euro a metro quadro/mese, che raggiunge punte di 50 euro metro quadro/mese nelle zone più centrali».
Presidente De Bartolomeo, la stagione estiva è ormai alle porte. Le ville si stanno comprando?
«C’è molta domanda, ma poca offerta. I lockdown e le zone rosse che ci sono state nella fase più acuta della pandemia, hanno cambiato le abitudini di molte persone. Chi, in quel periodo drammatico, ha avuto a disposizione una villa che magari frequentava solo d’estate l’ha apprezzata di più avendo avuto il privilegio di stare all’aperto o in spazi più ampi rispetto a chi era costretto in un appartamento. E allora, chi magari prima aveva intenzione di farlo, ora non vuole vendere più il proprio villino».