la vicenda giudiziaria
Taranto, Operaio morto al fiume Tara in 8 finiscono sotto inchiesta
Domani il pubblico ministero Ciardo conferirà l’incarico per l’esame autoptico
Taranto - Sono 8 gli indagati nell’inchiesta aperta dalla Procura di Taranto sull’incidente sul lavoro costato la vita una settimana fa a un dipendente della ditta «Romano Edilglobal» di Avellino.
Antonio Cresta, avellinese di 38 anni, è morto dopo essere stato travolto dal mezzo meccanico che stava utilizzando per compiere i lavori di manutenzione straordinaria e bonifica del fiume Tara, che si trova alle porte di Taranto.
Per fare chiarezza sulla cause dell’incidente che ha portato alla morte dell’operaio della ditta campana, e accertare eventuali responsabilità, il pubblico ministero di turno Francesco Ciardo prima ha disposto il sequestro dell'area, delegando allo Spesal e alla Polizia di Stato, nello specifico la Squadra Volante, gli accertamenti necessari e poi ha fissato per domani il conferimento dell’incarico al medico legale per l’effettuazione dell’accertamento autoptico.
Il magistrato ha così inviato un avviso di garanzia, allo scopo di permettere la partecipazione all’accertamento tecnico irripetibile tramite propri consulenti, alle 8 persone finite sul registro degli indagati per cooperazione colposa in omicidio colposo, in quanto la morte di Antonio Cresta sarebbe stata dovuta alla inosservanza delle norme in tema di prevenzione degli infortuni sul lavoro.
Si tratta di alcuni dirigenti e tecnici dell’impresa e di alcuni tecnici comunali. Gli inquirenti hanno effettuato diversi sopralluoghi nell’area in cui è avvenuto l’infortunio mortale per cercare elementi utili a ricostruire l’esatta dinamica della tragedia.
L’esame autoptico potrà probabilmente definire meglio cosa sia accaduto alla foce del Tara se la morte dell’uomo poteva essere evitata.
La ditta campana stava lavorando a Taranto in seguito all'aggiudicazione dell'appalto indetto qualche tempo fa dal Comune per rimettere in sesto letto ed argini del fiume. I lavori consistono nella manutenzione straordinaria di letto e argini del fiume, al fine del mantenimento in efficienza del complesso delle opere fluviali, senza modificare pendenze, sezioni di scolo e senza variare il regolare regime delle acque o l’idrologia dell’intero sistema, ma ripristinandone l’originale deflusso.
La spesa complessiva delle opere ammonta a 514.987,27 euro per i lavori, oltre 185.012,73 euro per somme a disposizione dell’Amministrazione comunale di Taranto, per complessivi 700mila euro. Le risorse sono garantite dal programma stralcio relativo agli interventi di manutenzione idraulica in coerenza con gli obiettivi della pianificazione di bacino del Distretto Idrografico dell’Appennino Meridionale.
Saranno inoltre effettuati lavori di manutenzione straordinaria e pulizia del canale Pamunto per un importo di 40mila euro.