la protesta

Mittal Taranto, sciopero e presidio al Mise il 22 aprile per operaio licenziato

Redazione online

Giornata di mobilitazione indetta dall'Usb

TARANTO - L’Usb ha indetto per il 22 aprile una nuova giornata di mobilitazione, con sciopero nello stabilimento ArcelorMittal di Taranto e un presidio sotto la sede del Ministero dello Sviluppo Economico, a Roma, per protestare contro il licenziamento di Riccardo Cristello, l'impiegato che aveva condiviso su Facebook un post, ritenuto denigratorio, che invitava alla visione della fiction 'Svegliati Amore Miò sulle conseguenze dell’inquinamento di un’acciaieria.

Sembrava essersi aperto uno spiraglio per il suo reintegro ma l'azienda non ha più risposto dopo aver chiesto al legale del lavoratore, l’avvocato Mario Soggia, di inserire una frase di scuse dell’impiegato nel documento di giustificazioni.

Cristello ha però ribadito ancora una volta che «non c'è da scusarsi" perché ritiene di «non aver offeso nessuno», e che non è mai stata sua intenzione denigrare o ledere l’immagine dell’azienda.

Ieri il dipendente licenziato, accompagnato dal coordinatore provinciale dell’Usb, Francesco Rizzo, è stato ricevuto dal ministro del Lavoro, Andrea Orlando, al quale ha esposto le sue ragioni. Anche questa interlocuzione, però, finora non ha prodotto risultati. Per Rizzo, «insistere attribuendo al lavoratore responsabilità inesistenti ed obbligarlo a chiedere scusa in cambio del reintegro ci sembra svelare la chiara mancanza di volontà a conciliare».

«L'apertura sbandierata alla stampa - aggiunge - e le dichiarazioni sull'intenzione di risolvere bonariamente la questione sono solo una montatura che sta creando grossi problemi di salute al lavoratore, il quale è stato costretto nelle ultime ore a ricorrere alle cure dei sanitari». «Giovedí torneremo a Roma - conclude - questa volta coinvolgendo il ministro Giorgetti». 

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