Il siderurgico
Ex Ilva Taranto, il sindaco: «Governo illustri il piano alla città»
«Anche i lavoratori - aggiunge - non si accontentino adesso o non riusciremo mai più a proteggerli», dice Melucci
TARANTO - «Invitalia illustri subito anche al Comune di Taranto e alla città i risultati delle sue trattative con ArcelorMittal. Il presidente Giuseppe Conte ci ha a più riprese garantito trasparenza sul negoziato, ma qui sembra che qualcuno si illuda che con la distrazione della pandemia sia possibile il solito accordo al ribasso a danno dei tarantini». Lo sottolinea in una nota il sindaco di Taranto, Rinaldo Melucci, riferendosi alla trattativa tra governo e ArcelorMittal per la definizione della nuova società che gestirà l’ex impianto Ilva di Taranto in cui lo Stato non sarà in minoranza, sarà anche nella governance e amplierà pian piano il proprio ruolo azionario e avrà un compito di indirizzo.
«Anche i lavoratori - aggiunge - non si accontentino adesso o non riusciremo mai più a proteggerli. Noi continuiamo a non comprendere come, dopo tutto quello che è successo e ancora succede in questi giorni, il Governo acconsenta alla permanenza di ArcelorMittal a Taranto». Melucci respinge «l'ipotesi di uno scellerato piano industriale concordato in gran segreto a Milano, un piano che ancora prevedrebbe 8 milioni di tonnellate di produzione senza alcuna garanzia di conversione tecnologica e arretramento degli impianti, di valutazione del danno sanitario e di avanzamento delle bonifiche sul territorio, di riqualificazione degli esuberi nel quadro di un serio accordo di programma». Se questo «è il green deal - conclude - che avrebbe in mente il Governo per la nostra comunità la delusione è davvero grande. Ribadisco a Invitalia, non formalizzate alcuna intesa senza la città o faremo in modo che questa non si concretizzi mai».