Ambiente
Mittal Taranto, qualità dell'aria ai Tamburi in aumento le emissioni inquinanti
Secondo l'ultimo report dell'Arpa, superati i valori soglia di acido solfidrico (H2S) e anidride solforosa (SO2)
TARANTO - Preoccupano gli ultimi valori rilevati dalle centraline di monitoraggio della qualità dell’aria che hanno registrato il superamento di valori soglia di acido solfidrico (H2S) e anidride solforosa (SO2) nell’area del siderurgico ex Ilva, ora ArcelorMittal, e del quartiere Tamburi di Taranto. È quanto emerge dal documento inviato da Arpa Puglia, firmato dal direttore generale Vittorio Esposito, al Comune di Taranto, alla Prefettura di Taranto, all’Asl e ai Vigili del fuoco.
L’agenzia regionale di Protezione ambientale fa riferimento ad «alcune segnalazioni inerenti la presenza di odori molesti» e riferisce nello specifico che dalla rete di monitoraggio della Qualità dell’Aria, «sono stati registrati valori di interesse per il parametro SO2 presso la centralina «Meteo Parchi» (426,2 µg/m3), interna allo stabilimento ArcelorMittal Spa, e presso la centralina della rete QA «Machiavelli» (369,6 µg/m3) del rione Tamburi».
Inoltre, aggiunge l’Arpa, «le concentrazioni di SO2 rilevate dai sistemi Doas di Meteo-Parchi hanno raggiunto valori di interesse con un picco (> 850 µg/m3) registrato tra le ore 3 e 4 del 21 febbraio 2020». A partire «dalle ore 11 del 20 febbraio - viene precisato - è stato registrato anche un incremento delle concentrazioni di H2S, con valori superiori a 7 µg/m32, presso la centralina Meteo Parchi nonché alle centraline della rete QA Via Archimede-Tamburi e in Via Orsini-Tamburi (prime ore del 21 febbraio 2020)».