Il progetto
Arcelor Mittal, presentato Centro ricerca: investimento da 10 mln
Studia nuove soluzioni per migliorare le prestazioni ambientali
TARANTO - «Costruiamo insieme un futuro sostenibile": è lo slogan del 'Centro Ricerca e Sviluppò dello stabilimento siderurgico ArcelorMittal Italia di Taranto, in fase di costruzione con un investimento di 10 milioni di euro. I lavori termineranno a dicembre 2019, mentre la consegna dei macchinari è prevista da gennaio 2020. Sono 12 i ricercatori già assunti e 20 quelli attesi a dicembre. Il Centro applicherà nuove soluzioni tecniche sviluppate appositamente per ArcelorMittal Italia, con un focus particolare sul miglioramento delle prestazioni ambientali nel processo di produzione dell’acciaio e si occuperà dell’ampliamento della gamma dei prodotti.
Il centro ricerca è stato presentato questa mattina nello stabilimento siderurgico da Henri-Pierre Orsoni, responsabile dell’engineering e dei progetti; Nicolas Bontemps, direttore del centro di ricerca e sviluppo che nascerà a Taranto; Greg Ludkovsky, vicepresidente ArcelorMittal, CEO Global R&D; e Alan Knight, General Manager di ArcelorMittal Corporate and Social Responsibility. Presente Patrizia Carrarini, responsabile della comunicazione e della corporate responsability di ArcelorMittal Italia.
Sono 66 i progetti di ricerca già iniziati per ArcelorMittal Italia che saranno ulteriormente sviluppati dal Centro Studi e Ricerche in corso di realizzazione nello stabilimento di Taranto. I dettagli sono stati illustrati dal direttore Nicolas Bontems nel corso di una conferenza in fabbrica. Alcuni di questi progetti riguardano l’energia, come lo sviluppo e l’installazione di sensori per ridurre il consumo dei Forni di riscaldo; altri interessano l’ambiente, come il monitoraggio della dispersione di polveri diffuse attraverso le piante e la tecnologia Lidar. Ed ancora, i nuovi prodotti come Magnelis, lo speciale rivestimento metallico dalle migliori prestazioni in termini di resistenza alla corrosione: sarà sviluppato a Taranto per la Zincatura 2.
«Le tre priorità del Centro - ha sottolineato Bontems - sono l'eccellenza nei processi, la transizione energetica e la sostenibilità». Sono previsti accordi con l’Università, Tirocini e dottorati, borse di studio, supporto alle start-up, docenze e corsi di studio. «Per i ricercatori - ha precisato il direttore del Centro - scegliamo i migliori talenti provenienti da tutto il mondo: esperti in diversi settori dall’energia alla CO2, dalle scienze ambientali alla metallurgia». Il Centro si svilupperà su un’area di 2000 mq. Al piano terra ci saranno i laboratori e al primo piano gli uffici. Di fronte all’edificio una zona verde con incubatore e dimostratore delle soluzione R&D. L’investimento per i macchinari è di 6 milioni di euro. Tra questi, il microscopio a scansione elettronica, il microscopio digitale, il diffattrometro a raggio X, lo spettrometro a fluorescenza Raggi X, lo spettrometro di massa a plasma, la Gascromatografia, il simulatore Gleeble, le prove di trazione, il Pendolo di Charpy