Il Riesame

Taranto, accolto ricorso ex Ilva: Altoforno 2 resterà acceso

Redazione on line

La decisione del tribunale scongiura lo spegnimento che era programmato entro il 10 ottobre.

Il tribunale del Riesame di Taranto ha accolto il ricorso presentato dagli avvocati Angelo Loreto e Filippo Dinacci per conto dell’Ilva in amministrazione straordinaria contro il provvedimento con il quale il giudice Francesco Maccagnano - il 31 luglio scorso - aveva respinto la richiesta di facoltà d’uso dell’Altoforno 2 dello stabilimento siderurgico ArcelorMittal finalizzata all’esecuzione dei lavori chiesti dal custode giudiziario. La decisione scongiura lo spegnimento che era programmato entro il 10 ottobre.

Lo spegnimento dell’Afo2 avrebbe provocato una riduzione dei livelli produttivi con conseguenze sul piano occupazionale. Con l’accoglimento dell’appello cautelare, il Tribunale del Riesame ha disposto un termine di 3 mesi per la progettazione di dettaglio e l’esecuzione dei lavori.

I legali dell’Ilva in As nei giorni scorsi avevano presentato anche una istanza di facoltà d’uso allo stesso giudice Maccagnano, dinanzi al quale il prossimo 1 ottobre inizierà il processo sull'incidente che nel giugno del 2015 costò la vita all’operaio Alessandro Morricella, investito da una fiammata mista a ghisa incandescente mentre misurava la temperatura di colata dell’Altoforno 2. Lo spegnimento era stato ordinato dalla Procura dopo che il gup Pompeo Carriere aveva respinto la richiesta di dissequestro in quanto le prescrizioni imposte a seguito dell’incidente erano state adempiute solo parzialmente.

UILM: ORA ARCELOR RILANCI INVESTIMENTI

«Dopo la decisione del Tribunale di Taranto che ha accolto il ricorso di Ilva As, scongiurando la fermata dell’altoforno 2 il prossimo 10 ottobre, ArcelorMittal non ha più attenuanti e deve rilanciare gli investimenti per salvaguardare l’ambiente, l’occupazione e la produzione». Così Rocco Palombella, Segretario Generale Uilm, appresa la notizia dell’accoglimento da parte del Tribunale di Taranto del ricorso presentato da Ilva Amministrazione Straordinaria sulla facoltà d’uso dell’altoforno 2, concedendo novanta giorni di tempo per effettuare la progettazione e l’analisi di rischio in vista di ulteriori lavori di messa a norma e in sicurezza.

«Dopo la norma sulle tutele legali prevista dal Dl Imprese e la sentenza di oggi - dichiara Palombella - l’azienda deve accelerare urgentemente negli investimenti in sicurezza e monitoraggio degli impianti che hanno bisogno urgente di manutenzione, oltre a incrementare la produzione senza prolungare la cassa integrazione per altre tredici settimane per 1400 lavoratori e ricreare le condizioni lavorative per coloro che sono attualmente in Amministrazione straordinaria».

«Ora ArcelorMittal deve rispettare l’accordo del settembre 2018 - continua il leader Uilm - e mettere in campo gli investimenti e le risorse per rilanciare gli interventi previsti dal Piano Ambientale, l’occupazione e la produzione».

«Ci aspettiamo - conclude - che anche il Governo e il Ministro Patuanelli predispongano tutti gli strumenti a loro disposizione per far attuare ogni punto dell’accordo di un anno fa e che convochino subito un tavolo al Mise per un aggiornamento sulle situazioni critiche che riguardano l’azienda e il sistema degli appalti».

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