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Taranto, agente aggredito in carcere da tunisino con lametta: «Cacciato dai vari istituti»

 
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Tentò di uccidere la ex a Ginosa si suicida nel carcere di Taranto

Il carcere di Taranto

L'extracomunitario 33enne sta scontano una pena sino al 20121: responsabili di una serie di atti di violenza

Giovedì 29 Agosto 2019, 14:05

14:06

Ennesima aggressione nel carcere di Taranto dopo un agente penitenziario ha è stato ferito da un tunisino che scontava una pena fino al 2021 per reati contro il patrimonio. L'episodio è avvenuto il 24 agosto ma solo adesso si è avuta notizia dopo la denuncia presentata dal Sappe. Lo straniero, gravato da diversi provvedimenti di espulsione, sarebbe responsabile di una serie di atti di violenza, è stato in diverse carceri  pugliesi e sarebbe  arrivato da Lecce  dopo Ferragosto, trasferito per motivi disciplinari  dopo che ha aggredito altri 2 poliziotti in quel carcere.

"Peraltro - scrive il segretario del Sappe, Pilagatti - la violenza di questo esaltato era premeditata, poiché lo stesso  dopo essere stato accompagnato nell’ufficio della sorveglianza generale per  ritirare un pacco di indumenti inviatogli dai familiari, ha estratto una lametta ricavata da quelle autorizzate per farsi la barba, e si lanciava sull’agente ferendolo non gravemente. Fortunatamente nelle vicinanze c’erano altri agenti che prontamente sono intervenuti bloccando il detenuto prima che accadesse il peggio,  ed accompagnando poi l’agente ferito presso il pronto soccorso dell’ospedale, dove gli sono stati prescritti 7 giorni di guarigione, nonché  tenuto in osservazione".

Si deve poi segnalare che i suppellettili e quanto presente nella stanza sono stati distrutti dalla furia distruttrice del detenuto.""

"Quanto accaduto a Taranto non fa altro che  allungare la catena di aggressioni nei confronti dei poliziotti,  non solo a  Taranto ma in tutta Italia da parte di questi “disperati”,  che giungono nella nostra nazione solo con uno scopo,  quello di delinquere, tanto comunque vada, vengono trattati bene".

Purtroppo i detenuti diventano sempre più violenti per motivi ben precisi tra cui la cronica carenza di personale di polizia penitenziaria che a Taranto supera almeno le  80 unità, nonostante sia il carcere più sovraffollato della nazione.

Il SAPPE  chiede nuovamente   che anche ai poliziotti penitenziari , così come alle forze dell’ordine, vengano date in dotazioni  gli spray urticanti o i TASER  (le pistole elettriche) sia come  deterrente, sia per potersi difendersi  dalle aggressioni che ogni giorno che passa diventano sempre più numerose e violente.

 
 

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