Ennesima aggressione nel carcere di Taranto dopo un agente penitenziario ha è stato ferito da un tunisino che scontava una pena fino al 2021 per reati contro il patrimonio. L'episodio è avvenuto il 24 agosto ma solo adesso si è avuta notizia dopo la denuncia presentata dal Sappe. Lo straniero, gravato da diversi provvedimenti di espulsione, sarebbe responsabile di una serie di atti di violenza, è stato in diverse carceri pugliesi e sarebbe arrivato da Lecce dopo Ferragosto, trasferito per motivi disciplinari dopo che ha aggredito altri 2 poliziotti in quel carcere.
"Peraltro - scrive il segretario del Sappe, Pilagatti - la violenza di questo esaltato era premeditata, poiché lo stesso dopo essere stato accompagnato nell’ufficio della sorveglianza generale per ritirare un pacco di indumenti inviatogli dai familiari, ha estratto una lametta ricavata da quelle autorizzate per farsi la barba, e si lanciava sull’agente ferendolo non gravemente. Fortunatamente nelle vicinanze c’erano altri agenti che prontamente sono intervenuti bloccando il detenuto prima che accadesse il peggio, ed accompagnando poi l’agente ferito presso il pronto soccorso dell’ospedale, dove gli sono stati prescritti 7 giorni di guarigione, nonché tenuto in osservazione".
Si deve poi segnalare che i suppellettili e quanto presente nella stanza sono stati distrutti dalla furia distruttrice del detenuto.""
"Quanto accaduto a Taranto non fa altro che allungare la catena di aggressioni nei confronti dei poliziotti, non solo a Taranto ma in tutta Italia da parte di questi “disperati”, che giungono nella nostra nazione solo con uno scopo, quello di delinquere, tanto comunque vada, vengono trattati bene".
Purtroppo i detenuti diventano sempre più violenti per motivi ben precisi tra cui la cronica carenza di personale di polizia penitenziaria che a Taranto supera almeno le 80 unità, nonostante sia il carcere più sovraffollato della nazione.
Il SAPPE chiede nuovamente che anche ai poliziotti penitenziari , così come alle forze dell’ordine, vengano date in dotazioni gli spray urticanti o i TASER (le pistole elettriche) sia come deterrente, sia per potersi difendersi dalle aggressioni che ogni giorno che passa diventano sempre più numerose e violente.