L'inaugurazione
Taranto, tubo d'acciaio spezzato: ecco il monumento in ricordo delle morti bianche
La cerimonia in memoria delle vittime del lavoro, del dovere e del volontariato si è svolta in occasione del sedicesimo anniversario della morte di Paolo Franco e Pasquale D’Ettorre
TARANTO - Un monumento commemorativo rappresentato da un tubo d’acciaio spezzato (sul quale sono impresse alcune croci) che indica «la vita spezzata» del lavoratore e simboleggia le cosiddette «morti bianche» è stato inaugurato oggi in piazza Caduti sul lavoro, già piazza Masaccio, nel rione Tamburi di Taranto, su iniziativa del Comitato 12 Giugno e della federazione Maestri del lavoro d’Italia, in collaborazione con il Centro Servizi Volontariato e Formedil Cpt.
La cerimonia in memoria delle vittime del lavoro, del dovere e del volontariato si è svolta in occasione del sedicesimo anniversario della morte di Paolo Franco e Pasquale D’Ettorre, di 24 e 27 anni, due operai dell’allora Ilva rispettivamente di San Marzano e Fragagnano, schiacciati da una gru. Per una tragica coincidenza, dodici anni dopo, sempre il 12 giugno, morì, dopo quattro giorni di agonia, Alessandro Morricella, 35enne di Martina Franca, operaio dell’Acciaieria che fu investito da una violenta fiammata mista a ghisa incandescente sprigionata dall’altoforno numero 2.
L’iniziativa è stata promossa dal Comitato 12 giugno presieduto da Cosimo Semeraro, ex operaio dell’Italsider e poi dell’Ilva di Taranto dal 1971 al 2000, che scoprì di essere ammalato di asbestosi nel 1999. Presenti familiari di vittime del lavoro, autorità politiche, civili e militari.
Dopo il raduno in Piazza Gesù Divin Lavoratore e la celebrazione della messa da parte dell’arcivescovo di Taranto Filippo Santoro, c'è stato un corteo preceduto dalla Fanfara fino a Piazza dei Caduti sul Lavoro, dove è stato scoperto il monumento commemorativo.