Ambiente ferito
Ex Ilva, troppi danni alla salute nel Tarantino: «Intervenga Mattarella»
L'appello di Labriola (Fi): «Il Governo non dà risposte»
TARANTO - «Lo studio epidemiologico Sentieri conferma ciò che denunciamo da tempo, ovvero, che la situazione ambientale a Taranto pesa come un macigno sulla testa dei cittadini. Noi chiediamo che il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, intervenga». Lo sottolinea in una nota Vincenza Labriola, deputata di Forza Italia.
«Non possiamo più attendere risposte da un Governo che risposte non dà e non ha mai dato», aggiunge: «A Taranto i cittadini respirano, mangiano, utilizzano alimenti e acqua dove sono presenti alte concentrazioni di sostanze cancerogene. I dati dello studio Sentieri, che riguarda il Sin di Taranto e Statte, ci dicono che la mortalità generale e quella relativa ai grandi gruppi è, in entrambi i generi, in eccesso per mortalità legate per il tumore del polmone, mesotelioma della pleura e per le malattie dell’apparato respiratorio. I dati diventano ancor più drammatici per quanto riguarda i tumori in età pediatrica e le malformazioni congenite, ovvero 600 casi limitati ai bimbi nati malformati». «Sono dati che fanno rabbrividire - prosegue - ma di cui eravamo consci, poiché è dai governi Letta, Renzi, Gentiloni e da ultimo quello gialloverde che non si fa nulla di concreto».