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Taranto, in quartiere Tamburi agenti inquinanti più alti rispetto al 2018

 
Redazione online

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Taranto, in quartiere Tamburi agenti inquinanti più alti rispetto al 2018

foto di repertorio

Elaborati i dati Arpa: la denuncia dell'associazione Peacelink

Venerdì 05 Aprile 2019, 13:04

«Anche nel quartiere Tamburi di Taranto, così come accaduto nelle Cokerie dello stabilimento siderurgico ex Ilva, le centraline Arpa hanno rilevato un aumento di emissioni inquinanti nel marzo 2019 rispetto allo stesso periodo dello stesso anno». E’ quanto denuncia l'associazione Peacelink che ha elaborato i dati della centralina Arpa di via Machiavelli con il software Omniscope.
Ad eccezione degli Ipa (Idrocarburi policiclici aromatici), per i quali vi è una diminuzione del 15%, gli altri parametri sono tutti in crescita. «Per le polveri sottili - sostiene il presidente di Peacelink Alessandro Marescotti - si nota un incremento confermato sia del PM10 (+13%) sia del PM2,5 (+43%). Aumentano anche il benzene (C6H6) dell’8% e il monossido di carbonio (CO) del 24%. Il biossido di azoto (NO2) aumenta del 19%. Il biossido di zolfo (SO2) ha un incremento del 125%».
L’associazione nei giorni scorsi aveva presentato un altro report, relativo ai valori degli inquinanti nelle Cokerie dello stabilimento, facendo rilevare l’incremento di sei parametri su sette. In particolare l’aumento di Ipa (+224%), idrogeno solforato (+69%), PM10 (+35%), PM2,5 (+39%), e black carbon (+34%).

Marescotti precisa, «per evitare allarmismi, che in nessun caso vengono superati i limiti di legge, ma al tempo stesso è bene ricordare che l’Arpa ha più volte ricordato che i limiti previsti non forniscono, tuttavia, garanzia di assenza di effetti sulla salute». «L'incremento delle emissioni inquinanti - sottolinea - non sembra essere rimasto circoscritto all’interno dello stabilimento Ilva, come è stato da più parti affermato. Questi dati indicherebbero l'esatto contrario».
I dati di marzo «sono la conferma - conclude l’ambientalista - del trend in aumento dei dati di gennaio e febbraio. Non è vero pertanto che a Taranto il problema dell’inquinamento è stato risolto dal governo, come è stato dato d’intendere. In altri termini, con ArcelorMittal non stiamo assistendo ad un miglioramento ambientale né dentro né fuori della fabbrica».

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