Il museo dei tarantini illustri

Taranto, il Mudit presto al posto della masseria «Solito»

Fabio Venere

Il Comune sborsa 75mila euro per accogliere le prescrizioni di Asl e Soprintendenza

TARANTO - Conto alla rovescia per il bando di gara del «Mudit». Tra la fine dell’anno e la prima parte di gennaio, infatti, verrà pubblicata la manifestazione d’interesse per riqualificare l’antica Masseria Solito di via Plateja e trasformarla così nel Museo dei tarantini illustri,

Proprio di recente, l’Amministrazione comunale ha superato l’ultimo ostacolo rappresentato da alcune prescrizioni poste dalla Sovrintendenza e dell’Asl. Che hanno portato alla rivisitazione dell’iniziale quadro economico - finanziario.
Le osservazioni di questi due enti, hanno causato ulteriori oneri. Il Municipio, infatti, ha stabilito di farsi carico di 75mila euro. È stato così definito un complessivo importo di 1 milione 678mila euro, di cui 1 milione 603mila finanziati dalla Regione Puglia e 75mila messi a disposizione dall’Amministrazione comunale. Il superamento di queste prescrizioni ha ritardato l’avvio dei lavori, visto che il Municipio sperava di aprire il cantiere decisamente prima.
Nei mesi scorsi, del resto, era stato approvato il progetto esecutivo per il restauro e valorizzazione della Masseria Solito, in via Plateja a Taranto. All’inizio del 2018, la giunta aveva vinto il bando Smart in Puglia Community Library, ottenendo un finanziamento complessivo di oltre 1 milione 600mila euro che si erano aggiunti alle risorse ottenute per la riqualificazione della biblioteca comunale Acclavio.

«Il nuovo contenitore culturale - aveva dichiarato Ubaldo Occhinegro, già progettista del Mudit ed ora assessore all’Urbanistica del Comune di Taranto - sarà realizzato recuperando una straordinaria ed antica masseria, la Solito, appunto, edificio storicamente rilevante per le origini che risalgono al XVI secolo e per i vari illustri ospiti che ne hanno abitato le sale: storica dimora di famiglie nobiliari tarantine e successivamente villa di Luigi Viola e Cesare Giulio Viola». Attualmente l’edificio versa in stato di abbandono e, negli anni passati, tramite un’azione congiunta tra Comune e centro studi Cesare Giulio Viola, è stato salvato dall’abbattimento da parte di privati. Il Mudit rappresenterà una risorsa strategica ed un avamposto della cultura e della socialità in un’area periferica della città di Taranto densamente popolata ma estremamente difficile e caratterizzata dalla cronica mancanza di infrastrutture culturali e socioeconomiche di rilievo.
Il progetto risulta complesso poiché ogni ambiente della Masseria Solito ospiterà diverse funzioni e servizi, ma esso è legato da un filo conduttore che rapprenderà il cuore dell’idea: Far “tornare a casa” tutti i grandi cittadini della città, dall’epoca Magno Greca a quella contemporanea, che hanno lasciato un segno tangibile nella società e che rappresentano un esempio da seguire per le nuove generazioni.

Il Mudit sarà anche una grande biblioteca di comunità, aperta alla cittadinanza, tramite laboratori ed eventi culturali. Sarà anche un nodo strategico nella rete turistica della città, in connessione con le aree archeologiche MagnoGreche ipogee della città nuova e con la rete delle masserie e dimore storiche di Puglia. La Masseria Solito sarà gestita da una o più cooperative sociali giovanili o “start-up” che il Comune di Taranto individuerà con un apposito bando per la fornitura di servizi, da svolgersi contestualmente all’avvio dei lavori di restauro.

Privacy Policy Cookie Policy