Il caso

Taranto, genitore di due bimbi ha la tubercolosi, Asl escude rischi a scuola

Redazione online

Sottoposti a screening tutti soggetti a rischio

TARANTO - «Si ritiene utile e necessario rassicurare tutta la comunità scolastica interessata, ribadendo che la frequenza scolastica degli iscritti alla scuola in questione non rappresenta un rischio di contrarre la patologia». Lo precisa l’Asl di Taranto a seguito della notifica di un caso di tubercolosi a carico di uno dei genitori di due alunni che frequentano un istituto scolastico del capoluogo, ricevuta lo scorso 29 settembre. L’Azienda sanitaria locale precisa che il Dipartimento di Prevenzione e il Presidio Pneumologico «hanno identificato e sottoposto a screening con test di Mantoux tutti i soggetti potenzialmente a rischio di contagio. Gli alunni in questione sono risultati positivi al suddetto test e sono stati opportunamente avviati ai controlli successivi per la necessaria definizione diagnostica (RX del torace), che hanno restituito esito negativo». Per quanto attiene alla positività ai test di screening evidenziata «dai due alunni della scuola va precisato, inoltre, che non tutte le persone contagiate dai batteri della tubercolosi si ammalano.

Pertanto, l’Asl comunica che non vi è un concreto rischio di contagio e di diffusione epidemica, né si configura al momento una situazione di allarme rispetto ai casi normalmente osservati nella Asl di Taranto. Nel periodo compreso fra il 1996 e il 2016, infatti, a fronte di circa 3000 casi notificati in tutta la Regione Puglia, solo 262 di essi hanno riguardato i residenti della Asl Taranto». Il quadro epidemiologico «della tubercolosi, dunque, deve essere comunque attenzionato, poiché - conclude l’Azienda sanitaria - l'infezione tubercolare rappresenta una patologia presente e riemergente in tutto il Paese. Tuttavia al momento i bassi livelli di endemia registrati suggeriscono che la situazione generale è sotto controllo».

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