TARANTO - Continuano ad arrivare al Comune di Taranto segnalazioni da parte di cittadini che avvertono «forti emissioni odorigene», in particolare nelle zone Città Vecchia-Borgo provenienti dall’area industriale, dopo che ieri il maltempo aveva provocato il blocco degli impianti dell’Eni con l’attivazione delle torce di emergenza che sprigionavano fiamme e fumo nero. Lo rende noto l’Amministrazione comunale, precisando che, al tal proposito, «continua il confronto con la Prefettura, con gli organismi interessati, finalizzato a fare il punto della situazione e ad accertare le iniziative più opportune ed idonee da assumere. L’Amministrazione terrà informata la cittadinanza sugli sviluppi dell’evento».
Il Comune spiega, infine, che «l'accensione delle torce dello stabilimento è in questi casi non un sinistro imprevisto, bensì un automatismo del protocollo di sicurezza che consente il rapido consumo di gas che altrimenti si accumulerebbero sulla linea con grave rischio». Ieri l’Eni aveva comunicato che, in seguito al forte maltempo che ha interessato l’area di Taranto, la Raffineria aveva «subito un blocco totale delle attività a causa dei numerosi fulmini che hanno coinvolto l’area impianti. I sistemi di sicurezza sono immediatamente intervenuti, compreso quello relativo alle torce».