Maltempo

Taranto, raffineria Eni in tilt: «Fumo e fiamme dalle torce»

Redazione online

L'allarme dagli ambientalisti che hanno notato il fuoco e una nube nera che per diversi minuti è stata ben visibile dal quartiere Tamburi fino al territorio di Massafra

TARANTO -  Eni informa che, in seguito al forte maltempo che ha interessato l’area di Taranto nel primo pomeriggio di oggi, la Raffineria ha subito un blocco totale delle attività a causa dei numerosi fulmini che hanno coinvolto l'area impianti.
I sistemi di sicurezza «sono immediatamente intervenuti - precisa l’azienda - compreso quello relativo alle torce, impianto che è tornato alla normalità. L’evento non ha comportato alcun rischio per le persone e per l’integrità degli impianti».

Attualmente sono in corso «le operazioni per il ripristino del collegamento elettrico - conclude Eni - e la verifica di tutti gli impianti, operazioni propedeutiche al loro riavvio. Peraltro le attività della raffineria erano già a regime ridotto, poiché, in via precauzionale, la raffineria era già stata scollegata dalla rete elettrica esterna in considerazione delle previsioni meteo»

A dare l'allarme, segnalando le fiamme sprigionate dalle torce della raffineria Eni di Taranto creando una nube nera, erano stati gli attivisti Luciano Manna di Peacelink e Fabio Millarte del Wwf, che si sono recati nei pressi degli impianti Eni. «Il passaggio di una notevole perturbazione ha causato problemi agli impianti della raffineria sino all’attivazione delle torce di emergenza. Da lontano sembrava l’apocalisse. Non è possibile che questi impianti a ogni pioggia debbano andare in blocco». Anche nello stabilimento Ilva si sarebbero verificati disagi a causa del temporale. «Abbiamo ricevuto - affermano i due ambientalisti in una nota - molti messaggi di operai che ci comunicano in merito ai reparti allagati, compresa l’officina elettrica».
Gli ambientalisti hanno chiesto all’Arpa Puglia di verificare la natura di un presunto sversamento di sostanze in Mar Grande ed hanno annunciato un esposto alla Procura.

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