Difesa occupazione e decarbonizzazione

Ilva, Emiliano: la Regione, accanto a lavoratori in caso di sciopero

Redazione online

«In caso di sciopero Ilva, la Regione Puglia parteciperà assieme a tutti i lavoratori e ai loro sindacati. La Regione è al fianco dei cittadini e dei lavoratori»

BARI - «In caso di sciopero Ilva la Regione Puglia parteciperà assieme a tutti i lavoratori ed ai loro sindacati. La Regione è al fianco dei cittadini e dei lavoratori dell’Ilva perché siano garantiti in via prioritaria la salute delle persone e i posti di lavoro degli operai». Lo scrive su Fb il governatore pugliese, Michele Emiliano. «In caso di sciopero - aggiunge - la Regione sarà al fianco dei lavoratori per impedire licenziamenti e garantire la ristrutturazione della fabbrica in modo da consentire la sua decarbonizzazione».

EMILIANO: DI MAIO E SALVINI ASCOLTINO SUBITO LA REGIONE -  Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, chiede «a Matteo Salvini ed a Luigi Di Maio di essere immediatamente sentito assieme ai tecnici della Regione Puglia per consentire loro la migliore definizione del programma sull'Ilva e comunque al fine di fornire ogni utile informazione». Emiliano lo scrive su Facebook in un post in cui annuncia che «in caso di proclamazione dello sciopero la Regione Puglia sarà al fianco dei lavoratori».
«Ove l’attuale governo decidesse, sia pure fuori tempo massimo, di riprendere la trattativa - aggiunge - chiediamo di essere convocati al tavolo assieme a tutti i componenti del Tavolo Ilva Regione Puglia».

LAVORATORI INDOTTO IN SCIOPERO - I lavoratori della ditta 'Lacaità dell’indotto Ilva oggi scioperano per l’intera giornata per denunciare il sistematico ritardo nel pagamento delle retribuzioni. «Sono mesi ormai - sottolineano in una nota Vincenzo Castronuovo della segreteria Fim Cisl e le Rsu Fabio Lumino, Vincenzo Giannetti e Roberto Tarentini - che i lavoratori della ditta Lacaita non percepiscono più gli stipendi con puntualità ogni fine mese pur lavorando, mettendo fortemente in difficoltà le proprie famiglie. In questo quadro pur di conservare il posto di lavoro (in attesa di tempi migliori) si continua - osservano i sindacalisti - a lavorare, indebitandosi oltremodo». L’azienda dell’indotto si occupa di lavori meccanici di prefabbricazione tubazioni e carpenteria e manutenzioni.

In mancanza «di risposte certe - viene spiegato nella nota - e celeri, i lavoratori ed i rappresentanti sindacali prorogheranno lo stato di agitazione ad oltranza, non escludendo la richiesta di intervento da parte del Prefetto di Taranto».

I SINDACATI - Sono cominciate oggi nello stabilimento Ilva di Taranto le assemblee programmate da Fim, Fiom, Uilm e Usb per mettere a conoscenza i lavoratori della situazione della vertenza dopo la sospensione del tavolo di trattativa per la cessione dell’azienda alla cordata Am InvestCo. Entro una decina di giorni, in assenza di segnali positivi, si decideranno le forme di mobilitazione che potrebbero portare allo sciopero.

Nei giorni scorsi i sindacati hanno bocciato il testo dell’accordo che il Governo aveva proposto alle parti. La cordata acquirente si impegna ad assumere 10mila lavoratori a tempo indeterminato, con la garanzia di escludere il ricorso a licenziamenti collettivi per 5 anni e una garanzia «di continuità occupazionale a tempo indeterminato» per tutti i lavoratori anche attraverso la creazione di una newco costituita da Ilva in Amministrazione straordinaria e da Invitalia.

Una proposta ritenuta insoddisfacente soprattutto da parte di Usb e Fiom per la conferma da parte di ArcelorMittal di tutti gli esuberi, e per il fatto che a coordinare il tavolo negoziale fosse il ministro dello Sviluppo Economico Carlo Calenda in rappresentanza di un «governo ormai scaduto».

Privacy Policy Cookie Policy