Il futuro dei biancorossi
Baricalcio, parla l'ing. Napoli «Pronti a tuffarci nell'avventura»
L'intervista all'anima barese della cordata di imprenditori che vogliono salvare il Bari dal fallimento, acquisendo le quote di Giancaspro e Paparesta
BARI - «Quando abbiamo letto il bilancio del Bari e la situazione debitoria, non potendo fare una due diligence, ci sono un po’ tremate le gambe. Ponderare il rischio era impossibile, ci siamo chiesti se ce la sentivamo. E abbiamo lanciato il cuore oltre l’ostacolo. Quello che si può fare di positivo è di gran lunga maggiore delle criticità da affrontare».
Ferdinando Napoli, ingegnere di 45 anni, fondatore e presidente di Edilportale - una sorta di Amazon specialistico per le professioni legate all’edilizia e per i materiali, di rilevanza internazionale -, è l’anima barese della cordata formata insieme all’imprenditore lombardo Andrea Radrizzani che in queste ore sta cercando di «salvare» il Bari acquisendo le quote inoptate dai soci Cosmo Giancaspro e Gianluca Paparesta.
Ingegner Napoli, come è nata l’idea di acquisire la maggioranza del Bari calcio?
«Tutto inizia un mese e mezzo fa. Dopo aver raccolto la disponibilità di Radrizzani, già proprietario del Leeds, abbiamo incontrato Giancaspro e gli abbiamo proposto di partecipare a un progetto per il futuro del club. Si era capito che l’attuale presidente da solo non riusciva a portare avanti la società».
Poi cosa è successo?
«Abbiamo dato la nostra disponibilità. Radrizzani come socio di riferimento, noi - ovvero Edilportale - come rappresentanti del legame con il territorio. Giancaspro però non ha dato seguito alla trattativa, nonostante l’avessimo sollecitato un paio di volte».
Ora siete di nuovo in partita.
«Quattro giorni fa il sindaco Antonio Decaro ha fatto un appello agli imprenditori della città, e allora l’ho informato che noi eravamo già pronti a intervenire. Decaro è stato bravo e puntuale nel fornirci le informazioni che ci erano utili e ha preso un impegno come garante in questa situazione difficile».
Il passaggio successivo?
«Con Radrizzani abbiamo deciso di fare un passo in avanti come soci esterni puntando al 70%, senza nessuna negoziazione con Giancaspro».
La svolta?
«Dopo l’analisi febbrile delle carte a disposizione, la fumata bianca nella mattinata domenicale, con il via libera di Radrizzani. Proviamo domani (oggi, ndr) a fare il miracolo di salvare il Bari. I tempi sono strettissimi».
Quali sono le variabili?
«La nostra volontà c’è, ma dalle 9 alle 18 dobbiamo completare passaggi tecnici non banali: i versamenti con valuta nella data specifica, la fideiussione per l’iscrizione in Lega, i pagamenti con l’F24. Siamo al lavoro con legali e commercialisti. Solo alle 18 sapremo se l’esito sarà positivo».
Da Edilportale al mondo del calcio. Un bel salto…
«Tutte le attività imprenditoriali nascono da una passione. Avevo già sostenuto la campagna “Compriamola” per l’azionariato popolare, ma questa volta partecipo con la nostra società».
Quanto è tifoso del Bari?
«Tanto. Sono abbonato in tribuna est. Ho amato il Bari del doppio salto dalla C1 alla A con Bruno Bolchi in panchina e la squadra champagne di Giampiero Ventura. Ovviamente ho sofferto per l’onta del calcioscommesse».
Potrebbe ricoprire la carica di presidente?
«Non ne abbiamo parlato, vedremo: a bocce ferme stileremo l’organigramma societario. Radrizzani è la persona giusta per il futuro del Bari. Ho esperienza nel settore del marketing e della comunicazione, non nella gestione della squadra. Andrea si occuperà della gestione economica: è competente e ha la solidità necessaria grazie alle sue società, come Mp & Silva».
Con Giancaspro e Paparesta?
«Per indole cerco di non pormi in maniera ostile con nessuno. Conosco superficialmente entrambi. Dopodomani saranno ancora soci. Bisognerà capire cosa fare».
Vi siete presentati in Comune come «custodi della tradizione sportiva del Bari». Che significa?
«Con Edilportale nel nostro settore rappresentiamo una storia imprenditoriale vincente legata alla città di Bari. Ci piacerebbe affrontare con lo stesso spirito la sfida nel calcio».
La sua prima partita del Bari seguita sugli spalti?
«Al Della Vittoria, nel settembre 1982. Bari-Varese. Finì 2-2».