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«Funky Claude» l’uomo che cambiò la musica dal vivo

Alessandro Salvatore

Documentario in tre puntate che racconta la storia di Claude Nobs, anima del Montreux Jazz Festival: con la sua visione trasformò una cittadina sul lago in un crocevia mondiale della musica

Stasera, alle 22.45 su Rai 5, va in onda They All Came Out To Montreux, documentario in tre puntate che racconta la storia di Claude Nobs, anima del Montreux Jazz Festival e personaggio che con la sua visione trasformò una cittadina sul lago in un crocevia mondiale della musica. Nato come cuoco e poi impiegato all’ente turistico, Nobs seppe intuire che il jazz poteva diventare veicolo di identità e di attrazione internazionale. Così nel 1967, con mezzi modesti ma con un’energia inesauribile, diede vita a un festival che presto andò oltre i confini del genere, ospitando i grandi della scena blues, soul e rock.

Il titolo della serie documentaristica cita il brano Smoke on the Water dei Deep Purple, scritto dopo l’incendio che nel 1971 distrusse il Casinò di Montreux, fino ad allora sede del festival: un episodio che avrebbe potuto spegnere il sogno e che invece lo rese ancora più leggendario. La prima puntata propone filmati restaurati dall’archivio storico, inserito dall’Unesco nel patrimonio della memoria del mondo, con esibizioni di artisti come Aretha Franklin, Ella Fitzgerald, Nina Simone, Led Zeppelin, Santana, Roberta Flack e gli stessi Deep Purple.

Nobs, ribattezzato «Funky Claude», non fu solo organizzatore ma custode visionario: comprese che documentare e conservare la musica era parte integrante del suo progetto, creando uno degli archivi audiovisivi più preziosi del Novecento. Il documentario ne restituisce il ritratto autentico, fatto di passione e di ostinazione, capace di raccontare come da un’intuizione personale sia nato un evento destinato a cambiare la storia della musica dal vivo.

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