Rai Cultura
L’evoluzione della lingua italiana e il faticoso processo unitario nel racconto di Tullio De Mauro
Il programma tira fuori, attraverso interviste a studiosi, materiale d’archivio ed episodi drammatici
Era il 13 settembre 1973 e sulla rete nazionale si trasmetteva «Parlare, leggere, scrivere», trasmissione in cinque puntate sull’evoluzione della lingua italiana raccontate da Tullio De Mauro, per la parte storico-linguistica, e da Umberto Eco per quella sociologica, con la collaborazione al testo di Enzo Siciliano, e la regia di Piero Nelli. A otto anni dalla scomparsa di De Mauro, Rai Cultura ripropone, oggi alle 18 su Rai Storia, la quinta e ultima puntata dal titolo «I linguaggi separati».
Il programma tira fuori, attraverso interviste a studiosi, materiale d’archivio ed episodi drammatici ricostruiti in studio, il faticoso processo unitario del modo di esprimersi in Italia. Dal fascicolo 37 del Radiocorriere del 1973 il regista Piero Nelli svela il senso della trasmissione: «la ricerca della formazione di un italiano linguisticamente unitario in un Paese, qual è il nostro, dove secolari divisioni hanno provocato chiusure “dialettofoniche” e particolarismi culturali profondamente radicati». E aggiunge: «… abbiamo voluto mettere a fuoco nessi e contraddizioni tra lingua e storia nazionale, tra parlare italiano e società italiana, tra lingua e storia nazionale, tra cultura dotta e società popolare, tra parole e ideologie. Il fatto linguistico insomma diviene punto di riferimento permanente».
In questa quinta e ultima puntata emergono le conclusioni del lavoro di De Mauro, Eco e Nelli, da cui si evince che «una lingua non nasce da sola; è il prodotto di una società, risponde alle esigenze di chi deve far funzionare questa società. Se la lingua è gestita da un gruppo, da una classe, non è più di tutti. Ma non è di tutti neppure la società».