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Marina Abramovic protagonista di «Avvenimenti»
Protagonista delle Teche Rai che dedicano all’avveniristica artista serba una puntata
Un omaggio alla madre della performance art nel suo 78° compleanno. Marina Abramović è la protagonista delle Teche Rai che dedicano all’avveniristica artista serba una puntata di «Avvenimenti». La prima volta è andata in onda nell’estate del 1997, lo stesso anno in cui la sua performance «Balkan Baroque» vince il Leone d’oro alla Biennale di Venezia. La puntata sarà disponibile su RaiPlay da oggi.
Immortalata dalle telecamere Rai, Abramović si concede in una lunga intervista, guidando spettatori e spettatrici attraverso i primi decenni della sua luminosa carriera. Al centro della sua indagine l’esperienza del corpo: sin dagli esordi Marina Abramović fa del corpo lo strumento principe con cui esplorare e comunicare emozioni e pensieri. Si procura dolore, architetta situazioni precarie, pericolose ed estreme. E nel farlo attraversa i limiti della resistenza umana, fisica e mentale. Lo fa anche quando questo vuol dire spazzolarsi i capelli con tanta violenza da sfregiarsi volto e cute («Art Must Be Beautiful», 1975) o rimanere immobile su una sedia per ore mentre cinque pitoni affamati si muovono liberi sul suo corpo, come in «Dragon Heads» nel 1990.
Il corpo è anche connessione umana: da una parte quella con il suo pubblico, dall’altra quella con l’artista tedesco Ulay. Il sodalizio creativo e sentimentale tra i due è infatti all’origine di alcune tra le performance più celebri della storia dell’arte. A impreziosire l’intervista, i materiali d’archivio: documenti video, installazioni, fotografie e registrazioni che danno corpo e colore al dispiegarsi di un racconto che è anche quello di una vera e propria rivoluzione.