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A caccia di petrolio in mare quando l’avidità dell’uomo risveglia la furia della natura

Alessandro Salvatore

Per chi ama il genere del «disaster movie», The North Sea, pellicola girata nel 2021 da John Andreas Andersen (noto per The Quake - Il terremoto del secolo) è irrinunciabile da vedere

Nel 1969, nei giorni che precedono la festività natalizia, il governo norvegese annuncia di aver scoperto uno tra i più immensi giacimenti petroliferi al mondo, con l’intento di lanciare una compagnia finanziaria mai vista prima che potrebbe generare grandi ricchezze per l’economia nazionale. Ma a cinquant’anni da allora non è stato ancora capito il pericolo che si nasconde dietro tale rinvenimento e le conseguenze gravi che potrebbero da esso scaturire. Il crollo di una piattaforma petrolifera potrebbe condurre a un evento catastrofico. È questa la trama del film The North Sea, che Rai 4 propone per stasera alle 21.20. Per chi ama il genere del «disaster movie», la pellicola girata nel 2021 da John Andreas Andersen (noto per The Quake - Il terremoto del secolo) è irrinunciabile da vedere.

Le vite dei norvegesi cambiano quando viene scoperto uno dei più grandi giacimenti di petrolio nel Mare del Nord. La tematica è cara ad Andersen, che è norvegese e che sul tema naturalistico del Settentrione d’Europa ci costruisce un film apocalittico che finirà per travolgere lo spettatore. Il film parte con un documentario. Ci sono le immagini d’archivio dei giacimenti e la voce di un uomo che lavora sul luogo da quando aveva 18 anni e dice: «Dovevamo seguire gli americani».

In realtà si scopre poi che è un personaggio presente nella pellicola. L’opera, che vede in scena Kristine Kujath Thorp, Henrik Bjelland, Rolf Kristian Larsen e Anders Baasmo Christiansen, attraversa la linea elettrica dell’ambiente ferito, approdando ad una trama «disastrosa». Sino alla fine lo spettatore resterà incollato alla sedia.

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