L’intervista
Bianca Guaccero al cinema: «Che ridere con quei due super nonni in guerra per me»
L’attrice pugliese torna oggi nelle sale italiane con la divertente commedia diretta da Gianluca Ansanelli e interpretata da Salemme e Tortora
Bianca Guaccero, pugliese doc, ritorna sul grande schermo come interprete femminile de La guerra dei nonni di Gianluca Ansanelli in uscita oggi in tutte le sale cinematografiche italiane.
Signora Guaccero, il suo è un ritorno al cinema.
«Sono molto grata al regista Gianluca Ansanelli per avermi voluto nel cast, accanto a miti della commedia italiana come Vincenzo Salemme e Max Tortora».
Il suo ruolo nel film?
«Sono una ragazza, vicina di casa dei due super nonni, della quale si innamora in primis Salemme, in arte Jerry, e subito dopo Max Tortora, sulla scena Tom. Tra i due scoppierà una vera e propria “guerra” che terminerà senza vincitori né vinti: alla fine mi innamorerò di una terza persona, il mio istruttore di ginnastica».
La sua esperienza sul set?
«Magnifica, fin dall’inizio si è creata un’atmosfera goliardica grazie anche alle straordinarie improvvisazioni di Salemme e Tortora che molto spesso erano così esilaranti da provocare in tutti noi risate irrefrenabili. Lavorare in questo progetto è stato come pedalare al pari dei ciclisti in volata che inseguono il talento e la sensibilità dei due protagonisti al fine di lasciarsi trascinare in un magico vortice».
Una bella rivincita dopo la delusione della chiusura anticipata del suo programma in Rai.
«Il ritorno al cinema per me rappresenta una vittoria anche perché riuscire a lavorare in Italia in maniera trasversale, passando dalla tv al teatro, al cinema, non è sempre facile. Io e la mia squadra abbiamo avuto l’insana idea di proporre in tv Liberi tutti!, un format originale italiano dedicato al fenomeno delle escape room, diffuse tra i giovani: la sperimentazione, anche a causa della situazione molto competitiva del giorno di messa in onda, non ha prodotto i risultati sperati. Nella vita non sempre si può trionfare ed a volte, quando si perde, si vince comunque: ho intrecciato rapporti nuovi, sodalizi di abbracci complici».
«La guerra dei nonni» mette in risalto la figura preziosa dei nonni.
«Ho una particolare situazione affettiva, non ho più i nonni che mi mancano molto. Mia nonna costruì a Bitonto, nostra città d’origine, un palazzetto dove abitava tutta la famiglia; ho vissuto l’infanzia e l’adolescenza sotto lo sguardo amorevole dei miei nonni, forieri di cultura e di storia ma anche di quelle antiche tradizioni che bisogna recuperare. Guardo al futuro con la chiara percezione che la struttura proviene dal passato. Da quando sono diventata mamma vedo con grande soddisfazione crescere mia figlia circondata dall’amore assoluto dei nonni materni e paterni».
Bianca, che mamma è?
«Mia figlia ha 8 anni, sono una madre single che nel quotidiano deve fungere anche da padre, sebbene il papà naturale sia abbastanza presente; pertanto sono molto amorevole ma al tempo stesso poco permissiva dovendo mantenere una certa rigidità soprattutto in tema di studio e di comportamento per evitare pericolosi sopravventi».
Sua figlia ha velleità artistiche?
«Sì, vorrebbe fare la cantante rock, i suoi miti sono i Nirvana!».
Le scelte professionali sono dettate dall’istinto o dalla razionalità?
«Sono molto istintiva per natura ed ho sposato ogni progetto lavorativo con grande entusiasmo; non ho alcun tipo di rimpianto perché guardo solo avanti con assoluta positività».
Signora Guaccero, lei è pugliese da più generazioni...
«Esatto, provengo da una famiglia di grandi lavoratori ed è proprio la dedizione assoluta al lavoro che rappresenta una delle principali caratteristiche della gente pugliese. Altre peculiarità caratteriali tipiche della gente del sud sono la veracità ed il culto della sacralità della famiglia».
Nel tempo libero si dedica alla cucina?
«Non sempre, ma quando sono ai fornelli mi piace dedicarmi alla confezione di piatti tipici della mia terra quali le focacce, la pasta al forno, le cime di rapa, le orecchiette di pasta fresca».
Un’immagine della sua Puglia?
«Una terra irradiata dal sole con tante case bianche ed un mare blu di colore intenso».