Raiplay

«Un’ora con Martin Luther King» fra diritti degli afroamericani e la dottrina della non violenza

Redazione Spettacoli

Raiteche rirpropone la lunga intervista concessa da Martin Luther King al corrispondente Rai da New York Ruggero Orlando

Il 28 agosto 1963 Martin Luther King, leader del movimento per i diritti civili degli afroamericani, tiene lo storico discorso «I have a dream» al termine della cosiddetta «marcia su Washington», manifestazione per i diritti civili tenutasi durante la presidenza Kennedy. A 60 anni dalla pronuncia di quelle parole assurte a simbolo di emancipazione e libertà, Rai Teche ripropone su RaiPlay da oggi la lunga intervista concessa da Martin Luther King al corrispondente Rai da New York Ruggero Orlando in «Un’ora con Martin Luther King» (www.raiplay.it/programmi/unoraconmartinlutherking).

Nel corso dell’intervista, in onda il 22 aprile 1966, il leader illustra i cinque capisaldi su cui si basa la dottrina della non violenza: la continua ricerca della verità, sulla scia del movimento di Mahatma Gandhi il cui nome indiano satyagraha significava, emblematicamente, «forza della verità»; il rifiuto dell’idea che il fine giustifichi i mezzi, perché mezzi e fini di una lotta non possono essere in contraddizione fra loro; il principio del «non offendere», poiché nei confronti dell’avversario, anche in stato di aperto conflitto, non si deve far ricorso alla violenza né fisica né verbale. E ancora, l’idea che la sofferenza rappresenti una risorsa, una forza capace di accelerare la spinta alla trasformazione sociale; e la convinzione che progredire e migliorarsi siano un anelito insito alla natura umana.

Ruggero Orlando incalza poi Luther King sull'efficacia di un metodo non violento in un mondo che, di contro, pratica la violenza come metodo, e Martin Luther King traccia un distinguo fra non resistere al male e resistere con la non violenza. [red. spet.]

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