Sotto il cielo immenso di John Ford, Hugo Blick fa di una donna e di un nativo americano gli eroi della sua serie. Cornelia è un’aristocratica inglese sbarcata in America per avere vendetta, Eli è un veterano dell’esercito americano che reclama la terra promessa dal governo. Due outsider ossessionati dai loro morti, che vogliono soltanto aiutarsi e amarsi. Lei ha avuto un figlio dopo un abuso che la divora giorno dopo giorno, lui è troppo autoctono per essere accettato dai soldati della sua fanteria ma non abbastanza indigeno per i suoi. Insieme attraverseranno luoghi inospitali, dove il lieto fine è raro e le notti lunghe. Ma è lì che nasce il sentimento che abolisce tutto quello che li separa, in fondo sono vittime della stessa oppressione. The English, declinata da Paramount+ in sei episodi, oppone alla forza tranquilla di Eli (Chaske Spencer), il volto intrepido di Cornelia (Emily Blunt), alla crudeltà del genere, momenti di contemplazione che gettano il western in una sorta di trans.
A tocchi di barocco e di grand-guignol, Blick è meno interessato al crudo Far West cavalcato da Sheridan (1883) e più attento all’impatto della sua rappresentazione sul nostro immaginario. L’autore mette in scena la nostra fascinazione per il riflesso di un mondo violento, una violenza coloniale che alla fine si impone come fil rougedelle sue ultime produzioni (The Honourable Woman, Black Heart Rising). Se gli spazi sono quelli di Ford, The English assomiglia decisamente a un film di Corbucci, un grande silenzio che incontra due destini nel West. Ma fa di più, sposta il centro di gravità dal cowboy all’indiano, dal dominante al dominato, provando che il western è un genere propizio a esplorare i grandi temi contemporanei. Nel piccolo mondo delle serie, la via verso l’oro continua.
