Il personaggio
Il tarantino Nicola Conversa firma la regia del film «Pooh - Un attimo ancora»
Annuncio di Amadeus a Sanremo: in onda il 15 su Rai 1
È tra i più giovani registi italiani - se non proprio il più giovane - a finire in prima serata sull’ammiraglia della Rai. Nicola Conversa, classe 1989, ha firmato la regia nientemeno che del docufilm sulla band che ha cambiato per sempre la musica italiana. «Pooh – Un attimo ancora» è il racconto di vita e musica che ha legato per oltre cinquant’anni Roby Facchinetti, Dodi Battaglia, Stefano D’Orazio, Red Canzian, Valerio Negrini e Riccardo Fogli. Prodotto da «One more pictures» con «Toed film» in collaborazione con «Tamata» e con «Rai Documentari», il docu-film andrà in onda in una prima serata firmata Rai Documentari il 15 febbraio in prima visione assoluta su Rai Uno.
Il regista tarantino Nicola Conversa, ne firma la sceneggiatura con la Founder e produttrice di One More Pictures, Manuela Cacciamani, con la supervisione artistica e al montaggio di Diego Capitani e la produzione esecutiva di Gennaro Coppola.
Conversa ha ricevuto l’«imprimatur» da Amadeus che lo ha presentato nella serata inaugurale del Festival di Sanremo subito dopo l’esibizione «live» dei Pooh. Il giovane regista ha alle spalle una lunga gavetta avviata quando a Taranto ha fondato con un gruppo di suo compagni di scuola i Nirkiop. È bastato un cortometraggio, «Mezzanotte zero zero», a catapultare Nicola Conversa tra i giovani cineasti da tenere d’occhio: il film è entrato nella cinquina dei David di Donatello e Conversa è stato cooptato come regista dalla Disney per una serie diffusa in tutto il mondo, School Hacks. Qualche anno fa lo stesso ha pubblicato con Rizzoli il suo primo romanzo, «Nella mia testa», in cui si è divertito a proseguire quel gioco che faceva da bambino con il nonno. Un gioco che lo portava a immaginare e raccontare storie, caratteristica che Nicola Conversa non ha mai perso.
In «Pooh – Un attimo ancora» la mitica band si mette a nudo raccontando, spesso con ironia, aneddoti inediti della propria vita familiare e professionale. I contributi di Roby Facchinetti, Dodi Battaglia, Red Canzian, completano il racconto con storie inedite, sulle note di alcune tra le più belle canzoni che, ancora oggi, scandiscono i ricordi di diverse generazioni, che per cinque decenni hanno accompagnato i Pooh in un viaggio straordinario di canzoni ed emozioni, ricordi e avvenimenti. Precursori nelle tematiche e nell’utilizzo di strumenti all’avanguardia musicale, i Pooh hanno scandito con le loro note i momenti indimenticabili di centinaia di migliaia di persone, ricoperti da un affetto che dura negli anni.
A tenere insieme mezzo secolo di emozioni è uno storytelling innovativo, che mescola il genere documentario con quello della ricostruzione: fil rouge è Mariasole Pollio nel ruolo di Greta, una giovane ventenne e aspirante regista che racconta, attraverso il punto di vista della IGeneration, la storia della band, suddivisa in sei tappe fondamentali, ognuna scandita da un brano di successo: immagini di repertorio, ricordi, interviste e le storie dei fans che hanno avuto come colonna sonora la musica dei Pooh.
«Abbiamo cercato di dare vita - racconta Conversa alla Gazzetta -, ad una operazione crossgenerazionale che coinvolgesse i fan storici e i giovanissimi che magari dei Pooh non hanno mai sentito parlare. Per me è stato come realizzare un sogno. I miei genitori amavano e amano i Pooh e io so a memoria tutte le loro canzoni. Questo film li mette a nudo svelando un lato poco indagato, quello umanissimo di una amicizia talmente forte che se la definisco amore non sbaglio. E poi vi raccontiamo tanti aneddoti inediti e incredibili. Uno su tutti? Lo sapevate che Valerio Negrini, indimenticato paroliere della band scrisse Uomini soli sulla ricevuta del taxi?».