Punti di vista

Ballando s’impara la «leadership» e il sorriso torna sulle labbra

Mariateresa Cascino

Tra un passo di danza e l’altro, acquisendo tecnica, equilibrio ed empatia, un bravo timoniere sceglie l’integrità e allinea pensieri

Tutti in pista, leader, follower e appassionati di Lindy Hop. Se d’un tratto piazza San Pietro Caveoso si colora di coppie danzanti, il sorriso torna sulle labbra e scoppia la voglia di ondeggiare in un moto di spontaneità, improvvisazione e creatività. Ritmo, coordinamento e armonia, a guardare i ballerini volteggiare come piume leggere in perfetta concordanza, viene da pensare al ruolo importante del leader nell’ispirare l’altro nelle danze sociali, e non solo. Il leader, pur tracciando la rotta, grazie all’ascolto consente infatti al follower, senza distinzione di sesso, di esprimere leggerezza, padronanza, delicatezza e fantasiosa grinta nei movimenti, con lo scopo di esaltare i suoi passi. Vedere questa coreografia fa pensare che danzare lo Swing può essere un bellissimo insegnamento, soprattutto per chi, su questo territorio, pensando di avere capacità di guida e leadership, gestisce aziende, partiti politici, enti pubblici, organizzazioni e gruppi di lavoro e, volendo servire persone e Paese, non è molto consapevole dell’importanza di mettere al centro la vita degli altri anziché la propria.

Tra un passo di danza e l’altro, acquisendo tecnica, equilibrio ed empatia, un bravo leader sceglie l’integrità e allinea pensieri, azioni e passi ai valori in cui crede a vantaggio di tutti. Circondato da varia umanità, in una danza costante verso l’altro, valorizza partner, persone, organizzazioni e punta alla crescita continua.

Cuore, talento, spiritualità: che sia su una pista da ballo o alla guida di una squadra, un leader ti conforta con la vicinanza, ti incoraggia ed elimina dubbi, ti ispira facendoti superare i tuoi limiti. Ti fa divertire in una danza armonica mentre insegna anche a rispettare e curare il prossimo con fiducia. La parola Persona giace al fondo della sua filosofia. Senza paura, balla in armonia e accetta, anche se in disaccordo, prospettive diverse non infliggendo ritorsioni. Non si atteggia volgarmente sul ruolo e sui titoli che detiene perché gli dà molta più ricchezza e nutrimento il capitale umano che lo circonda. Dona tempo all’ascolto e vuole circondarsi sempre di persone migliori di sé.

Non si sente minacciato da abilità e talenti altrui, anzi, li rende complementari alle proprie debolezze. Non sarà contento del proprio successo fino a quando non aiuterà gli altri a ottenere il successo che meritano. È consapevole della sua influenza e si ostina, allontanando il dramma, a voler ottenere il meglio dagli altri. Non importa quanto sia già bravo, un leader che sa già danzare bene vuole sempre apprendere nuovi passi. Ma oggi, come si riconoscono i leader veri da quelli falsi? Dove si perfezionano i passi di danza della leadership? Abbiamo tremendamente bisogno di buoni esempi. Nell’attesa, let’s swing!

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