Punti di vista
Una scoperta chiamata amicizia, il luogo dove sentirsi se stessi
Oggi si celebra la giornata mondiale perché fa bene guardarsi negli occhi e dirsi, sinceramente, sono felice per te
Che la famiglia sia un concetto che non passa dal sangue lo scopriamo in adolescenza, quando l’amicizia diventa una casa, il rifugio che scegliamo con consapevolezza, la comunione di interessi e di bene, il luogo in cui sentirci noi stessi, l’alternativa al mondo che fino a quel momento abbiamo conosciuto, la prima vera relazione paritaria della nostra esistenza.
E non c’è niente di scandaloso, basti pensare che il nostro amore, quello che potremmo scegliere di far diventare famiglia per legge attraverso il matrimonio, è un uomo o una donna che per anni, molto probabilmente decenni, è stato per noi un estraneo, un’estranea. Una persona che viveva una vita lontana e che a un certo punto incontriamo in un bar o a un concerto o attraverso un amico comune e con cui costruiremo un nucleo nuovo dove, ancora una volta, il sangue non c’entra.
Oggi, giornata mondiale dell’amicizia, ho pensato ad alcuni dei miei romanzi preferiti sul tema, alle frasi e ai modi di dire. Più passa il tempo, più l’amicizia diventa per me una cosa seria, ristretta, coltivata, più penso che il vero amico non si veda nel momento del bisogno ma in quello della gioia. Nella capacità di condividere non solo un problema ma la felicità dell’altro, anche quando non coinvolge entrambi, anche quando magari, per qualche motivo, potrebbe innescare gelosia. Guardarsi negli occhi e dirsi, sinceramente, sono felice per te.
Poi ho pensato a questa canzone: «Abbiamo bevuto troppo/Abbiamo fumato troppo/per la reputazione di essere brave/Ragazze posate, a modo/Ma amica mia//Non credo che saremo mai più belle di così/O più felici di così/Amica mia//Non credo che saremo mai più giuste di così/Più lucide/ Abbiamo parlato troppo/È giorno ma siamo ancora in auto/A piangerci addosso, stringendo un rimorso/Dicendo che è tutto rotto/Ma amica mia/Non credo che saremo mai più intere di così/O più leggere di così/Amica mia//Non credo che saremo mai più donne di così/Più solide Ma poi hai bisogno di pace/E pur di non sentire dolore/Buttarsi tra le braccia sbagliate/E calpestare il cuore/Per un solo bisogno di pace/E pur di sentire calore/Buttarsi tra le braccia sbagliate/E raffreddare il cuore/Per un attimo».