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Preghiera laica alla Madonna

mariateresa cascino

Maria Santissima della Bruna, tra storia e leggenda, è la vera e unica Regina dei materani.

Culto, costruzione, distruzione e rinascita. Maria Santissima della Bruna, tra storia e leggenda, è la vera e unica Regina dei materani. Celebrata tra sacri bagliori e atmosfere pagane, la sua attesa fomenta gli animi in un crescendo vorticoso di emozioni. Nel giorno più lungo per i materani, viene bene formulare una preghiera laica con l’auspicio che la profezia “A moggh, a moggh, all’onn c’ ven” (l’anno prossimo sarà migliore), si auto adempia. L’orazione recita così: cara Madonna della Bruna proteggici dagli individualisti scappati di casa che vogliono presiedere gli scranni più alti delle pubbliche virtù e alimenta la loro autoconsapevolezza. Guariscili dalla sindrome di Dunning -Kruger.

Emancipaci dai selfy made man e dalla malattia delle annunciazioni, dona pensiero arguto, autorevelezza e visione alta a chi incide sul futuro comune e a noi la capacità di distinguere il valore della sostanza dalla ingannevole ostentazione.

Abbi pietà di noi, debella i saluti istituzionali fatti in coppia, basta il più alto rappresentante a salutare gli astanti, perché il tempo è prezioso e le parole non vanno sprecate troppo: chi ne dice assai non vuole il bene del proprio popolo.

Vergine Gloriosa, aiutaci a mantenere in equilibrio le infrastrutture su cui si è lavorato prima e durante l’anno da Capitale, cioè le persone coinvolte in progetti di comunità. Per evitare pericoli, angustie e incertezze, consolida i risultati ottenuti scegliendo decisori capaci di comprendere processi complessi, per migliorarli, e costruire percorsi di crescita condivisa coinvolgendo la cittadinanza attiva che sa co-progettare e co-creare. Fagli fare una riunione insieme, ogni tanto.

Arricchisci l’esperienza in città con la presenza di uomini e donne esemplari, leader capaci di ispirare fiducia e dotati di intelligenza emotiva. Proteggici dagli anacronistici mannels perché rappresentano un allarmante ritorno al passato.

Spazza via l’invidia sociale ed elimina la cultura dello zero a zero, dona agli uomini e alle donne di buona volontà maggiore capacità di collaborare e cooperare, e al popolo il coraggio e la capacità di pretendere di più e di lottare per le giuste cause.

La crescita e il benessere personale dovrebbero essere le priorità di ogni essere umano, dunque aiuta le persone a volersi più bene e, se proprio stanno male, mandale da uno bravo, così eviteranno di fare danni in giro. Non lasciarci come al 2 di luglio.

Cara Madonnina, grazie per quello che potrai fare. Intanto, come da tradizione materana, ripetiamo insieme “a moggh, a moggh, all’onn c’ ven”, con l’auspicio di una buona rinascita a tutti. Evviva Maria!

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