Il dibattito
Regionali, Lobuono: «Il mio jolly è Letizia Moratti alla sanità». Decaro: «La mia azione sarà su tutta la Puglia»
Botta e risposta tra i due candidati governatori in un confronto tv sull'emittente regionale Antenna sud
«Cercherei di convincere Letizia Moratti, che ha contribuito a risolvere i problemi della sanità in Lombardia, a venire a lavorare con me in regione, per il tempo che potrà, affidandole la sanità e collaborando con la struttura dei medici locali». L’ex sindaca di Milano, ex ministra e oggi eurodeputata del Ppe, è il jolly che Luigi Lobuono si giocherà, se eletto alla presidenza della regione Puglia. Il candidato del centrodestra l’ha detto rispondendo a una domanda nel confronto tv con gli altri candidati e in onda su Antenna sud.
«In questa campagna elettorale ho trovato una Puglia più orgogliosa di tanti anni fa e più determinata e spero di lasciare una Puglia migliore, se toccherà a me governarla. E su questo intendo cominciare dai territori che sono cresciuti meno, per esempio la Capitanata dove c'è una percentuale più bassa rispetto all’occupazione. Invece, sulla sanità punto a un intervento su tutta la regione sulle liste d’attesa e con servizi nuovi, visto che aumenta la media dell’aspettativa di vita. Ci metterò tutta la determinazione e capacità di cui sono capace». Ha sottolineato il candidato governatore del centrosinistra.
Al confronto partecipano tre dei quattro candidati: oltre a Decaro e Lobuono, Sabino Mangano, ex consigliere comunale del M5s che corre con la lista civica 'Alleanza civica per la Puglià. Assente perché malata, Ada Donno candidata di 'Puglia pacifista e popolarè che fa capo a Pci e Potere al popolo. Per ciascuno, due minuti di tempo per rispondere.
«Credo che la prima cosa da fare sia potenziare la sanità, le liste d’attesa da tagliare e i pronto soccorso da rivitalizzare per dare un primo soccorso a chi ne ha davvero bisogno». E ha aggiunto Lobuono: «Ovunque, girando per la Puglia, ho trovato cittadini che si lamentano per i servizi essenziali e prima di tutto della sanità che portano la Puglia agli ultimi o penultimi posti a livello nazionale. Sono dati del ministero, non miei. Le liste d’attesa sono bloccate e sono fuori da qualsiasi logica umana, mi è stato detto di una prenotazione di una visita a marzo 2028. Le case di comunità saranno realizzate ma in tempi lunghi e bisogna trovare medici, infermieri, tecnici».
Luigi Lobuono lancia poi il sogno di trasformare la Puglia in una «Florida d’Italia», puntando sul fatto che «siamo un territorio che per 10 mesi l’anno può garantire un’accoglienza ai turisti grazie a un clima invidiabile, specie per chi viene dal nord Europa che si possono spostare da noi. Faccio un esempio: oggi a Monaco ci sono 4 gradi, qui noi siamo in camicia». E’ la proposta del candidato del centrodestra alle regionali in Puglia, durante il confronto tv con gli altri candidati organizzato da Antenna sud.
Idea a cui ribatte il candidato del «campo largo», Antonio Decaro: «Il fatto che siamo in camicia non è del tutto positivo. Può esserlo per il turismo, ma non per l’agricoltura vista la crisi idrica che abbiamo anche a causa del cambiamento climatico». L’ex sindaco si sofferma invece sulla stabilizzazione del lavoro: seppure la disoccupazione è scesa sotto le due cifre, ad esempio a Bari è al 5,9% va detto che spesso l’occupazione è frutto di lavori stagionali, instabili o poco pagati. Quindi dobbiamo stabilizzare il lavoro e io voglio lavorare sulle filiere».
BOTTA E RISPOSTA SU EX ILVA E ACQUA
Botta e risposta sul futuro dell’Ilva di Taranto e sull'emergenza idrica tra Antonio Decaro e Luigi Lobuono nel confronto tv su Antenna sud. Per l’eurodeputato del Pd, l’impianto tarantino «è una bomba sociale ed ecologica» e chiama in causa il governo perché «faccia la sua parte». Per il suo sfidante, «non si può nazionalizzare, per costituzione, uno stabilimento che ha concorrenti in Italia», convinto che «il governo sta investendo e cercando player nazionali e internazionali da far subentrare, una volta mesa in sicurezza l'Ilva e soprattutto la salute dei cittadini. Ma quando intervengono anche magistratura, sindacati e governo diventa complesso chiudere il cerchio».
Ma Decaro rimarca: «Ora però c'è uno strappo che mi preoccupa. Lo Stato negli anni '60 ha portato l’Italsider in quel territorio e lo Stato deve farsene carico attraverso l'acquisizione delle quote. Nessuno vuole l’esproprio proletario, ma lo Stato deve acquisirla e procedere con la decarbonizzazione, si possono usare i rottami dell’acciaio. Se l'acciaio è strategico per il nostro paese, il governo deve fare la sua parte». Chiede che non diventi un tema di campagna elettorale (su questo Lobuono concorda) e assicura: «Non farò polemica se toccherà a me guidare la regione e dal giorno dopo parlerò con il ministro e la presidente del Consiglio per cercare una soluzione».
Sul fronte acqua, Lobuono rispolvera il vecchio progetto dell’acquedotto dall’Albania (una condotta sottomarina che porti le eccedenze idriche albanesi verso la Puglia), oltre alla realizzazione di almeno quattro dissalatori e ai rubinetti a tempo negli uffici pubblici ("E' la prima cosa che farei"). Decaro ribatte spazientendosi: «Facevo l’ingegnere nella vita, evito polemiche ma non mi va di passare per uno scemo». E sulle proposte di Lobuono replica che sull'Albania, «ci vorranno 10 anni, è un progetto che faremo studiare», mentre sulle altre proposte sottolinea: «Con il cambiamento climatico aumenta la temperatura e si sono svuotati gli invasi, non è che qualcuno è andato a bucarli. E comunque l’emergenza idrica è oggi. Noi a gennaio non avremo l’acqua nel rubinetto. Io provo a dare risposte per oggi».