il problema
È rischio emergenza idrica in Puglia: l'Acquedotto riduce la pressione dell'acqua in tutta la regione
A partire da lunedì 20 ottobre. «Le riserve degli invasi sono crollate del 61%, e meno della metà di quest’acqua è effettivamente destinata all’uso potabile»
A partire da lunedì 20 ottobre Acquedotto Pugliese attuerà ulteriori riduzioni di pressione su tutta la rete per «allontanare il rischio di emergenza idrica che comporterebbe restrizioni più dure come le turnazioni nell’erogazione». Lo comunica in una nota l’ente, evidenziando che quella in atto è «l'acqua a disposizione del potabile è sempre meno» e che è necessario «contenere il più possibile i consumi, tutelandosi con l’autoclave».
Con i livelli attuali di prelievo (irriguo e industriale oltre quello per usi civili) e con i regimi di precipitazioni e temperature registrati a oggi, prosegue Aqp, «l'acqua a disposizione per il potabile è sufficiente a coprire l’intero fabbisogno garantito, oltre 4,3 milioni di persone, fino a gennaio. Le nuove riduzioni di pressione, insieme al risparmio di ognuno, possono allontanare questa scadenza, nell’auspicio di un miglioramento della tendenza climatica».
L’ente evidenzia anche che «l'Osservatorio permanente dell’Autorità di bacino distrettuale dell’Appennino meridionale ha portato il livello di severità idrica al massimo. Oggi la disponibilità delle sorgenti è inferiore del 28% rispetto alla media dell’ultimo decennio e da queste dipende quasi un terzo dell’acqua potabile distribuita da Aqp». «Ancora più critica - prosegue - è la situazione degli invasi, che garantiscono i restanti due terzi del fabbisogno idrico: le loro riserve sono crollate del 61%. E meno della metà di quest’acqua è effettivamente destinata all’uso potabile, il resto viene assorbito da usi irrigui e industriali». Le nuove riduzioni programmate si sommano a quelle in atto da fine 2024.