L'intervista

Pettorruso, l'assessore querelato da Emiliano: «Chiedo scusa ai pugliesi per quelle frasi, ma sono vittima di un complotto politico. Io amo la Puglia»

Massimiliano Scagliarini

Il 55enne avvocato lucano: «Ho denunciato chi ha fatto quel camion vela, spero che il governatore pugliese voglia ascoltarmi»

“Chiedo scusa ai pugliesi per quelle frasi, che comunque sono state decontestualizzate. Ma non sono stato io a fare quei manifesti: sono stati pagati dai miei avversari politici, gente che il 1° luglio è stata arrestata per reati gravi”. Antonio Pettorruso, assessore comunale a Lavello, stamattina ha scoperto dalla “Gazzetta” di essere stato querelato dal governatore Michele Emiliano per quelle frasi (“La Puglia è un cesso, i pugliesi si lavino”) che un camion vela a giugno ha portato in giro a Lavello: “Ho mandato una Pec al presidente Emiliano, spero che mi chiami, voglio spiegargli questa storia: per me è stata un incubo”.

Scusi, ma prima di tutto: lei quelle frasi contro la Puglia le ha scritte o no?

“Sono state prese da vecchi post su Facebook e decontestualizzate. Stavo parlando con amici, con tono di scherno e con un senso inverso rispetto a quello che è stato colto. Ai pugliesi, se si sono sentiti offesi, io chiedo scusa. Io vivo in Puglia, in un altro post ho elogiato la città di Foggia che per me è più bella di Madrid. Sono stato promotore dell’iniziativa per chiedere che Lavello passi nella Bat. Mio figlio è nato a Canosa, sono tifoso del Cerignola e passo le vacanze sul Gargano. Si figuri se posso pensare certe cose della Puglia”.

Veniamo al camion vela che le è costato una querela.

“Pensavo che questa storia si fosse chiarita a giugno, quando l’ho raccontata a un giornale locale. Ho pure presentato una denuncia. Dopo che mi sono candidato a Lavello e sono stato eletto, un personaggio pittoresco che si fa chiamare Dartagnan ha estrapolato da Facebook alcuni miei post vecchi, ne ha fatto un collage e si è messo a girare con una vela per il paese. La parcheggiava davanti casa di mia madre che ha 86 anni e che non è uscita per un mese dalla vergogna. E’ lo stesso personaggio che il 1° luglio, giorno degli arresti fatti dalla Procura di Potenza per una vicenda molto grave, ha lasciato Lavello di corsa. Questo ha fatto capire a tutto il paese chi finanziava tutta questa operazione”.

Provi a spiegarlo anche a noi.

“Io sono stato l’artefice del progetto politico che ha portato all’elezione del nuovo sindaco contro Antonio Lisena, quello che il 1° luglio è stato arrestato dalla Procura di Potenza per gravi reati. Lisena era l’alter ego della precedente amministrazione. Chi ha fatto questo grande manifesto è andato dal sindaco Pasquale Carnevale e gli ha detto: “Togli la delega di assessore a Pettorruso e io la smetto”. Sono stato vittima di questo signore, pagato da chi è stato arrestato per fatti gravissimi”.

Quindi lei dice che è una questione di rivalità politica. Ma il M5s ha preso le distanze da lei, sostenendo che lei è stato espulso dal Movimento.

“Io non ho mai ricevuto nulla dal M5s. La loro  nota riguarda l’utilizzo sul camion vela del simbolo del Movimento, che da questo ha preso le distanze”.

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