la strategia
Lo shopping di Fs in Puglia: nel mirino Mermec e Sita Sud. Delcuratolo: «Aperti ad altri soci, manterremo controllo»
Parte la «due diligence» per l'acquisizione dell'azienda di Monopoli. Il dossier è da tempo sul tavolo dei ministeri
La strategia sembra puntare sull’incremento dei ricavi, e dovrebbe essere chiara quando il 10 dicembre verrà presentato il nuovo piano industriale. Il gruppo Fs sta facendo shopping in giro per l’Italia, con un programma di acquisizioni costruito con l’appoggio del governo per consolidare il settore delle infrastrutture ma che secondo le critiche costituirebbe un vero e proprio salvataggio di sistema.
L’elenco è lungo, e tra Pizzarotti, Firema e Rizzani De Eccher spuntano anche due big pugliesi: Mermec, la società di Monopoli leader nazionale nei sistemi di diagnostica ferroviaria, e Sita Sud, principale operatore locale del trasporto su gomma.
La possibile acquisizione di Mermec da parte di Fs era già stata ipotizzata a giugno e immediatamente smentita dal management aziendale. Alla «Gazzetta» risulta però l’avvio di una due diligence che verrà portata all’attenzione di un team operativo appositamente predisposto dal gruppo Fs, mentre fonti sindacali segnalano che la società di Monopoli (controllata al 100% dalla Angel Holding di Vito Pertosa) ha congelato il rinnovo dei contratti a termine proprio in collegamento con l’operazione che vedrebbe Fs espandersi in senso verticale.
Mermec ha ricavi annui nell’ordine dei 500 milioni con commesse in tutto il mondo, ma il suo principale committente è il gruppo Fs. A partire proprio dall’appalto Pnrr per il nuovo sistema di segnalamento Ermts da 2,5 miliardi, in cui sono impegnati tutti i giganti del settore (Hitachi, Alstom) e che rappresenta una goccia nel mare: appena 1.200 km installati (nessuno in Puglia) a fronte dei 16mila km di rete nazionale.
Mermec ha sempre avuto ottimi rapporti con I governi di ogni colore. È del 2024 il salvataggio della Ferrosud di Matera, sostenuto dal fondo salvaguardia imprese del Mimit, e ancora prima (2018) si era schierata con Fincantieri per rilevare Vitrociset (operazione poi sfumata). La cessione a Fs si svolgerebbe insomma con il placet della politica.
E c’è il centrodestra, e in particolare la Lega che ha voluto Stefano Donnarumma a capo del gruppo Fs, anche dietro il possibile acquisto della Sita Sud di Putignano. I tempi in questo caso potrebbero essere ancora più rapidi, anche se il pallino è in mano ai proprietari, la famiglia Vinella. Sita Sud è una costola della vecchia Sita in cui c’era già una partecipazione di Fs, e che fu scissa nel 2011: da un lato Sita Nord (oggi Busitalia), passata a Fs, dall’altro Sita Sud in mano a Vinella. A dicembre scorso, peraltro, è stata revocata la liquidazione volontaria di Sita (in cui Vinella e Fs erano soci).
Chi sta seguendo il dossier fa notare che la riorganizzazione del gruppo Fs ha posto Busitalia sotto il controllo di Trenitalia, con l’obiettivo di affidare in-house alla prima i servizi sostitutivi del trasporto ferroviario. Sita Sud (che ha la maggioranza relativa dei consorzi che gestiscono il trasporto pubblico su gomma in Puglia, Basilicata e Campania) potrebbe essere fusa in Busitalia per garantire il presidio del Mezzogiorno, in cui la società pugliese (110 milioni di ricavi annui) è molto forte. Sita Sud avrebbe una valutazione di circa 60 milioni: ed è su questo numero che si sta giocando la partita.
DELCURATOLO (MERMEC): «APERTI AD ALTRI SOCI, NON CEDEREMO CONTROLLO»«Ancora una volta registriamo sui giornali notizie infondate. Rispetto all'ultima nostra dichiarazione non è cambiato nulla. MerMec, come è già tre volte accaduto in passato, è aperta all'ingresso nel capitale di altri soci per accelerare la crescita ed allo stesso tempo è attenta a cogliere opportunità di acquisire nuove aziende o di costituire partnership per lo sviluppo e l'espansione e così sarà ancora nei prossimi anni, e questa è la logica con la quale scegliamo i nostri partner». Lo dice il managing director di MerMec spa, Ruggiero Delcuratolo, che conferma il senso dell’articolo di oggi della «Gazzetta»: «Per questa ragione - spiega - stiamo dialogando "senza nessuna due diligence" con alcuni soggetti tra cui anche Fs e Cdp. Quello che è certo al 100% è che nei prossimi anni Mer Mer continuerà a crescere ed a creare valore con l'attuale controllo».