La situazione

«Dalle imprese solo 19 annunci di lavoro in tre mesi»: la Regione contro Arpal sui centri per l'impiego

Massimiliano Scagliarini

Scesi del 30% gli annunci sul sito. Non va meglio per le offerte pubblicate con l’intermediazione dei Cpi

Un crollo delle offerte di lavoro inserite dai Centri per l’impiego, ma anche (o forse di conseguenza) delle candidature da parte degli interessati. La Regione lancia l’allarme e avverte l’Arpal: nell’ultimo trimestre oggetto di monitoraggio le strutture territoriali dell’agenzia hanno fatto registrare un crollo, in termini di efficienza, proprio della funzione principale che dovrebbero svolgere: quella di incrociare domanda e offerta.

I dati sono in una lettera che il dirigente della Sezione politiche e mercato del lavoro, Giuseppe Lella, ha inviato al direttore generale dell’Arpal, Gianluca Budano, per segnalare «una flessione (in maiuscolo, ndr) sia delle vacancies inserite nel portale che delle candidature ricevute», invitando l’agenzia «a verificare le ragioni di tale tendenza negativa e ad intervenire per invertire il trend». E questo soprattutto perché c’è un piano di potenziamento dei Cpi, che prevede investimenti sia in termini di personale che di infrastrutture, sul quale il ministero del Lavoro chiede continui aggiornamenti minacciando le Regioni di tagliare i fondi. Si tratta infatti di fondi Pnrr che il governo deve rendicontare a Bruxelles, dunque non si può andare oltre la data di giugno 2026.

L’Arpal ha un portale (Lavoroxte) che dovrebbe consentire agli interessati di consultare le offerte e alle aziende di pubblicare gli annunci. Ebbene, secondo i dati della Regione, nel trimestre aprile-giugno le aziende pugliesi hanno pubblicato direttamente tramite il portale appena 19 annunci (14 ad aprile, 5 a maggio, nessuno a giugno) che hanno ricevuto 192 candidature. Ma non va meglio per le offerte pubblicate con l’intermediazione dei Cpi, crollate nel numero di circa il 30%: a giugno 2025, per esempio, le offerte pubblicate erano appena 1.410 per 9.646 candidature. Con il caso estremo del Centro per l’impiego di Lecce, che in tre mesi ha «prodotto» una unica offerta di lavoro con tre candidature...

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