politica

Decaro non risponde al messaggino sulle nomine: ecco perché Emiliano ha bloccato tutto

Michele De Feudis

Il retroscena: le scelte della giunta sui direttori delle Asl avevano creato malumore nel successore in pectore del governatore

La partita per le prossime regionali, finora, è una contesa tutta interna al Pd. Nel possibile riequilibrio o passaggio di poteri - tra i nodi che hanno creato scintille tra Antonio Decaro e Michele Emiliano - un ruolo lo svolgono le nomine da completare in queste settimane.

Il governatore uscente, dando per scontata la candidatura dell’europarlamentare dem, ha cercato di procedere con un metodo di condivisione, al fine di evitare polemiche e strumentalizzazioni sulle possibili indicazioni. Questa formula, in concreto, aveva e ha l’obiettivo di dare vita ad una transizione senza strappi. Alla Gazzetta risulta che Emiliano abbia mandato, dando seguito a questa dichiarazione d’intenti, un messaggio a Decaro sulla nomina nel cda del Teatro Petruzzelli: sostanzialmente si chiedeva di procedere alla nomina di una personalità di rilievo come l’accademica Marida Dentamaro, già parlamentare e vicesindaco di Bari. L’sms però non ha avuto risposta. Da qui la scelta - contestabile politicamente ma legittima sul piano del diritto - di autonominarsi nell’organismo, «in modo - spiega chi ha seguito la vicenda - di avere una posizione disponibile nel momento in cui il nuovo presidente della Regione avesse individuato il nome gradito».

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