il dato

Mutui prima casa, boom di richieste in Puglia: a Bari immobili più cari

Gianpaolo Balsamo

La provincia dove si chiede meno capitale alla banca (103.985 euro in media) è quella di Taranto, mentre in quella di Brindisi il valore medio degli immobili è il più basso della regione (166.432 euro)

In Puglia è tornata ad aumentare la richiesta di accensione di mutui per acquistare casa. In particolare, secondo l’osservatorio di MutuiOnline.it, se il tasso variabile risulta oggi più conveniente, la stragrande maggioranza dei consumatori in Puglia continua a preferire la sicurezza del tasso fisso, che assorbe il 98,2% del totale delle richieste nel secondo trimestre dell’anno, dato in leggera flessione rispetto al trimestre precedente quando era al 99,4%.

L’ultimo taglio da parte della Bce, tuttavia, non ha ancora avuto effetti visibili sui dati relativi al tipo di tasso scelto, che risentiranno della decisione di Francoforte a partire dai prossimi mesi. Per quanto riguarda il tasso variabile, complice il deciso calo del Tan medio rispetto a inizio anno le richieste per questa tipologia di finanziamento nella regione sono aumentate, passando dallo 0,3% del totale nello scorso trimestre all’1,2% di quello in corso.

Per quanto riguarda le finalità di finanziamento, in Puglia nel secondo trimestre del 2025 oltre la metà delle richieste (53,4% del totale) sono dirette verso l’acquisto della prima casa. Seguono più staccate tra le finalità di finanziamento l’acquisto della seconda casa, al 7,2% del totale, la ristrutturazione (3,9%) e il consolidamento (2,7%).

«Rispetto a maggio - commenta Alessio Santarelli, amministratore delegato di MutuiOnline.it - oggi tra le due tipologie di finanziamento (mutui a tasso fisso o variabile) la forbice si è aperta, con variabile che si attesta in media 41 punti base al di sotto del valore del fisso. Se prima dell’ultimo taglio operato da Francoforte la rata mensile media di un mutuo ventennale da 160mila euro a tasso variabile risultava 13 euro più leggera rispetto al tasso fisso (874 euro contro 887 euro), oggi il risparmio è salito a 33 euro al mese (857 euro per il variabile contro 890 euro per il fisso) e a oltre 7.800 euro sull’intera durata del finanziamento». «Il tasso indicizzato - aggiunge Santarelli - dunque, offre attualmente condizioni più vantaggiose e può essere un’opzione interessante per i consumatori più propensi al rischio, anche alla luce di possibili ulteriori ribassi nei prossimi mesi. Tuttavia, il tasso fisso rimane su livelli storicamente più che accettabili e rappresenta la scelta migliore per chi desidera bloccare la rata a un tasso di interesse conveniente».

Spulciando i dati forniti da MutuiOnline.it, risulta in leggero calo l’importo medio richiesto nella regione rispetto al primo trimestre dell’anno, con il dato che dai 120.600 euro scende a 117.900 euro nel secondo, e anche il valore medio degli immobili passa dai 188.600 euro dei primi 3 mesi dell’anno ai 188.100 euro attuali. Rimane costante la durata dei finanziamenti richiesti in Puglia, che si attesta sui 24 anni in media, mentre aumenta l’età dei richiedenti, che passa dai 40 anni e 4 mesi del periodo gennaio-marzo 2025 ai 40 anni e 7 mesi in media del secondo trimestre dell’anno.

Nel secondo trimestre del 2025 Bari è la provincia dove gli immobili sono più cari di tutta la Puglia (oltre 216.700 euro in media) e dove l’importo medio richiesto da chi vuole accendere un mutuo è maggiore (133.433 euro).

La provincia dove si chiede meno capitale alla banca (103.985 euro in media) è quella di Taranto, mentre in quella di Brindisi il valore medio degli immobili è il più basso della regione (166.432 euro). A Foggia si registrano i mutui dalla durata minore della regione (23 anni in media), mentre a Barletta-Andria-Trani si trovano quelli più lunghi (24 anni e 7 mesi). Nella medesima provincia si registra anche l’età media dei richiedenti più bassa della Puglia (39 anni e 9 mesi), mentre a Foggia si l’età media è la maggiore della regione, con un dato di 41 anni e 8 mesi.

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