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Caro Natale, l'odissea infinita dei fuorisede pugliesi: «400 euro a volo per tornare a casa e treni troppo affollati»

carmen palma

Si avvicina il grande esodo delle festività per quanti vivono fuori regione. I biglietti vanno prenotati con mesi d'anticipo, ma per chi lavora non sempre è possibile.

BARI - Ritornano le festività natalizie e, con loro, le odissee dei fuorisede costretti a sborsare cifre esorbitanti per passare il Natale in famiglia. Un disagio che coinvolge famiglie e studenti universitari, ma anche giovani lavoratori: non solo per i prezzi sempre più alti di treni e voli, ma anche per le traversate sempre più complicate, tra vagoni affollati e ore e ore di viaggio vissute nella scomodità più totale. È quanto emerge dai racconti dei pugliesi che si apprestano a tornare, ma anche dalle tariffe presenti online. 

A due settimane dal grande esodo, i biglietti per Frecciarossa e Intercity sono sempre più pochi. In particolare dal Nord verso le principali tappe pugliesi, vale a dire Foggia, Bari, Taranto e Lecce. 

Ma non sono solo gli espatriati a Milano ad essere danneggiati. Ad esempio, il 21 dicembre da Roma verso Bari i biglietti per i Frecciarossa (nel corso di tutta la giornata) sono praticamente terminati, fatta eccezione per qualche corsa. Quella più economica è un Intercity a 47 euro, 6 ore e 30 di viaggio e un cambio a Napoli Centrale. Quella delle 18.05, invece, ha raggiunto i 91 euro. L'altra soluzione, a 121 euro, prevede addirittura un soluzione più bizzarra: risalire a Bologna, da dove poi ripartire in piena notte per Bari (arrivo previsto alle 6 del mattino circa). Tempo di viaggio: quasi 10 ore. «Di base inizio a cercare biglietti un mese prima, sia per spendere un po' meno e sia perché finiscono in fretta» racconta Federica Gernone, 28enne barese e lavoratrice a Roma. «Purtroppo per ragioni lavorative non posso partire di venerdì, quando solitamente costano un po' meno, quindi per me un risparmio vero non esiste... in media spendo sui 150 euro tra andata e ritorno». 

Ovviamente, però, quelli a viverla peggio sono i fuorisede a Milano o, in generale, nel Nord Italia. Per la giornata del 21 dicembre i posti sui treni diretti a Bari sono per la maggior parte terminati, e i prezzi raggiungono per la sola andata tra i 130 e i 170 euro. 

«Vivendo e lavorando a Milano, per me il Natale e le festività in generale sono l’unica occasione per tornare a casa e stare con la mia famiglia. Tuttavia, il rincaro spropositato dei prezzi durante le festività rende questo momento un’impresa complicata, se non proibitiva» racconta Margherita Sarcina, 29enne fuorisede a Milano ma originaria di Trinitapoli.
«Spesso sono costretta a scegliere viaggi interminabili in treno, che durano molte ore, piuttosto che un volo di un’ora, perché i prezzi degli aerei durante le festività diventano intoccabili. Non da meno è il ritrovarsi in vagoni stracolmi di gente che, come me, decide di prenotare un viaggio in treno, perché è inaccettabile spendere 300 euro di volo per tornare a casa. Ultimamente, però, anche i treni hanno tariffe sempre più alte, rendendo il ritorno a casa una possibilità riservata a pochi privilegiati.
Per riuscire a trovare un biglietto a un prezzo accessibile prenoto con mesi di anticipo, ma mi rendo conto che sul lavoro non mi è sempre possibile programmare tutto con tanto preavviso in quanto, essendo un ingegnere devo star dietro ai tempi di cantiere e alle esigenze dei clienti. È frustrante che qualcosa di così semplice come tornare a casa possa diventare un ostacolo quasi insormontabile».

Per il Salento cambi e prezzi proibitivi

Prezzi proibitivi (e anche qualche difficoltà in più) per le tratte dirette a Lecce: la tariffa più economica attualmente è quella di 88 euro per un viaggio Intercity di 12 ore. Non che vada meglio con i Frecciarossa: il più caro, a 183 euro, prevede due cambi per un viaggio di quasi dieci ore. Prezzi praticamente uguali per le tratte Milano-Taranto: quasi dieci ore di viaggio e diversi cambi per cifre che si aggirano su o superano i cento euro. Il più caro è il Frecciarossa del 21 dicembre, in partenza da Milano Centrale alle 8:10 del mattino: per la "modica" cifra di 181 euro, con due cambi nel mezzo, i viaggiatori potranno rientrare in patria dopo 9 ore e 37 minuti in treno. Meglio la corsa delle 7:50: dieci ore di viaggio, ma un solo cambio e "solo" 140 euro di biglietto.

«Tornare in treno è sempre un delirio» - racconta Michela Bisceglia, 29enne di Manfredonia che lavora a Bologna. «I biglietti vanno prenotati almeno 3, 4 mesi prima, e i prezzi sono già altissimi. Un mese fa Intercity e Frecciarossa erano già a prezzi esorbitanti. Per fortuna a volte ho la possibilità di tornare in macchina, ma non è mai una scelta presa con serenità o per comodità, considerando che il traffico in quei giorni è abbastanza intenso: è una scelta obbligata dai prezzi dei treni, appunto, o per evitare la ressa che si crea in quel periodo in cui tutti tornano. Treni che non sono assolutamente adatti ad ospitare tutta quella gente, non c'è mai spazio per le valige di tutti. Ci sono passeggeri che fanno tutto il viaggio con il bagaglio sulle gambe...la situazione non è mai stata difficile come negli ultimi anni. La policy di Trenitalia sarebbe quella di poter portare a bordo soltanto una valigia e lo zaino, ma non tutti seguono questa regola. Gli aerei sono impossibili da considerare e sono anche scomodi per me, considerando che dovrei fare scalo a Bari e poi risalire a Foggia. In ogni caso è un viaggio della speranza. La situazione dei trasporti negli ultimi anni è stata molto critica in generale, durante le feste peggiora».

 

Per gli aerei, la situazione non è migliore. Sulla piattaforma di EasyJet, ad esempio, sui voli Milano Malpensa diretti a Bari nelle giornate clou sono rimasti pochi posti, e tutti a prezzi esorbitanti. La tariffa più bassa è a 153 euro, sabato 21 dicembre alle 7 del mattino. Per partire a cavallo del weekend, il 19 dicembre, i fuorisede dovrebbero invece sborsare quasi 190 euro per una sola tratta. Gianmatteo, fuorisede foggiano a Milano, 33 anni, racconta: «Ogni anno sempre peggio. Per non pagare una cifra esorbitante avrei dovuto acquistare i voli ad agosto. Quest'anno ho optato per il pullman, che ho pagato comunque un prezzo esorbitante, considerando soprattutto che viaggio di notte. A novembre, il volo di ritorno per Bari da Milano costava 400 euro. Con il pullman, invece, ho speso circa 200 euro tra andata e ritorno. Il ritorno mi è venuto a costare un po' meno, ma solo perché mi rimetto in viaggio la sera dell'1 gennaio. I prezzi per i giorni successivi, ad esempio il 3, 4 e 5 gennaio, erano decisamente più alti».

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