Politica
Regionali, Decaro pronto a correre: «Ma se commissariano il Comune di Bari mi ricandido lì e ci resto 10 anni»
La linea concordata con Emiliano: niente fughe in avanti per non creare attriti in coalizione
BARI - Raccontano che ieri mattina, letti i giornali, Antonio Decaro non sia rimasto particolarmente colpito dalle parole sibilline di Michele Emiliano a proposito delle prossime elezioni regionali. Quando il governatore ha detto che «ogni cosa ha il suo tempo, non c’è bisogno di un terzo mandato», ma anche che «spero di non essere costretto a candidarmi», e di «non essere in grado» di ufficializzare la scelta di Decaro come suo «erede» per la corsa del 2025. Ne consegue una cosa: che quel ragionamento, fatto dal palco della Piazza di Ceglie Messapica, doveva essere in qualche modo concordato.
I rapporti tra Emiliano e Decaro sono da sempre dialettici, anche se connotati da un feeling di fondo. «Possono essere in disaccordo, accade spesso, ma non litigheranno mai veramente», è il succo del discorso che fanno in entrambi gli entourage. In quello del governatore, a sua volta in cerca di qualcosa da fare dopo l’autunno del 2025, e in quello dell’ex sindaco di Bari e neo parlamentare europeo, che non può certamente – a meno di tre mesi dall’elezione con 500mila preferenze – far passare il messaggio di essere pronto a saltare su un nuovo treno...
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