L'inchiesta
«Codice interno» a Bari, il fascicolo bis: tra i 64 nomi c’è Maurodinoia
Stralcio dopo la richiesta di giudizio immediato per 120 persone. La consigliera regionale rischia un processo per voto di scambio
BARI - Le 124 persone tuttora in custodia cautelare nell’ambito dell’operazione Codice interno andranno a processo con il rito immediato a partire dal 2 luglio. Ma ce ne sono anche altre 64 che, con ogni probabilità, dovranno affrontare un dibattimento per le accuse messe insieme dalla Dda di Bari al termine dell’indagine della Squadra mobile. E tra loro ci sono anche numerosi politici, a partire dall’ex assessore e consigliere regionale Anita Maurodinoia.
Tra il 30 aprile e la scorsa settimana i pm Fabio Buquicchio, Marco D’Agostino e Federico Perrone Capano hanno infatti disposto lo stralcio dal fascicolo principale di tutte le posizioni relative agli indagati a piede libero nella maxi-inchiesta sui rapporti tra mafia e politica sfociata negli arresti del 26 febbraio. Nell’elenco ci sono numerosi imprenditori che, secondo le indagini, avrebbero più o meno volontariamente fiancheggiato i clan baresi nelle aste giudiziarie truccate, piuttosto che nelle combine delle partite del calcio dilettantistico pugliese: nelle une e nelle altre avrebbero avuto un ruolo i Parisi e gli Strisciuglio.
Ma c’è anche il differente capitolo che riguarda il voto di scambio e la Maurodinoia. Un capitolo che incrocia la differente indagine (della Procura ordinaria) sul marito Alessandro Cataldo, finito ai domiciliari il 4 aprile per corruzione elettorale: l’ipotesi emersa in quest’ultimo fascicolo è infatti che Cataldo abbia comprato voti per favorire l’elezione della moglie sia alle Comunali di Bari del 2019 (6.400 preferenze), sia alle Regionali dell’anno successivo (22mila preferenze).
La genesi del coinvolgimento di Maurodinoia nelle indagini di Codice Interno è nota...