le reazioni
Emiliano: «Intollerabile comprare i voti, Maurodinoia si è dimessa ma si proclama innocente»
Il governatore: ho accettato le sue dimissioni. Un mese fa bollò come «suggestioni» le accuse della Dda all'assessora ai Trasporti sul voto di scambio.
BARI - «Con riferimento alle indagini di cui siamo venuti a conoscenza oggi, l’assessore Anita Maurodinoia si è immediatamente dimessa, nonostante lei ritenga di essersi sempre comportata correttamente. Ho accettato le sue dimissioni a tutela della Regione Puglia, che viene prima di tutto, anche se si è ancora in fase di indagini preliminari. È già successo in altri casi, negli anni passati, a dimostrazione che questa è la regola, che si fonda sul senso di responsabilità, sulla trasparenza e sul rispetto delle istituzioni. A coloro che stanno già strumentalizzando questa vicenda dico che, così come sono garantisti con un ministro, dovrebbero esserlo con chiunque altro».
Lo afferma in una nota il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano in riferimento all'inchiesta della Procura di Bari che ha portato all'arresto per associazione a delinquere finalizzata alla corruzione elettorale di Alessandro Cataldo, marito dell'assessore regionale Anita Maurodinoia che è stata perquisita dai carabinieri. Secondo l'inchiesta i voti comprati da Cataldo per le elezioni comunali sarebbero serviti anche a far eleggere la moglie in Regione nel 2020.
«In ogni caso - aggiunge - ci sono premesse generali che vanno ribadite. Da sempre affermo che il voto di scambio è un atto illegale e intollerabile. Il rispetto delle leggi è un presupposto imprescindibile per tutti e ancor di più per chi intende fare politica. Questo ho detto e praticato nella mia vita e chiunque lavori al mio fianco ne è testimone perfettamente consapevole. Magistratura e forze dell’ordine lavorano incessantemente per verificare il rispetto delle leggi, agiscono con mezzi e strumenti investigativi che solo loro hanno a disposizione per fare luce su fenomeni che altrimenti non sarebbe possibile individuare. Ogni volta che in questi anni sono venuto a conoscenza direttamente o indirettamente di notizie di reato ho provveduto a segnalare tutto in Procura. E ho sempre invitato tutti a fare la stessa cosa». «Ho sempre detto e ribadito che chi sbaglia paga - conclude - Se qualcuno ha violato la legge - e questo spetta ai giudici stabilirlo con le sentenze - è giusto che ne paghi le conseguenze».
Un mese fa, quando il nome della Maurodinoia era emerso tra gli indagati dell'inchiesta della Dda di Bari con l'accusa di voto di scambio politico-mafioso, Emiliano aveva difeso la sua assessora bollando le accuse come suggestioni: «Agiremo, se sarà il caso, quando avremo le carte in mano. Non possiamo certo intervenire sulle suggestioni. In questa fase non c’è da fare alcunché, né da prendere alcun provvedimento. E neppure da fare commenti particolari. Occorrerebbe capire di che cosa si sta parlando con precisione. Da quello che leggo si tratta di fatti risalenti a 4-5 anni fa e forse ancora di più».