Il caso

«Statale 100 e 7ter Bradanico-Salentina escluse dalle opere Cipess»

Lo annuncia l’assessora ai Trasporti della Regione Puglia

BARI - La Statale 100 Bari-Taranto e la strada statale 7ter Bradanico-Salentina sono state esclude dalle opere finanziabili dal Cipess: Lo annuncia l’assessore ai Trasporti e alla Mobilità sostenibile della Regione Puglia, Anita Maurodinoia. «Abbiamo appreso - spiega - che nell’ultima seduta del Cipess con all’ordine del giorno il contratto di programma Mit-Anas 2021-2025 è stato inserito tra gli interventi immediatamente cantierabili sul territorio pugliese l’importante progetto a servizio del nuovo porto di Molfetta per un collegamento diretto con la strada statale 16 bis.

A questa buona notizia si affianca però la cattiva notizia che non sono stati inseriti tra i progetti finanziabili altri interventi importantissimi per la viabilità pugliese e più volte segnalati dalla Regione Puglia come prioritari, non solo per lo sviluppo socio-economico del territorio ma anche per la sicurezza dei cittadini e dei turisti.

Si tratta degli interventi sulla Statale 100 e sulla statale 7ter Bradanico-Salentina, per i quali del resto negli ultimi mesi e settimane abbiamo scritto più volte al ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e ad Anas per chiedere un incontro e un confronto, sia sulla progettazione in corso, non sempre conforme alle richieste del territorio, che sulla mancanza dei finanziamenti».

Il Cipess per insufficienza di risorse non ha potuto inserire i progetti tra quelli finanziabili. Per la statale 100 «a dicembre si era parlato dell’installazione di apparecchi di moderazione della velocità del tipo Tutor, da istituire in corrispondenza delle tratte a maggiore incidentalità, e dell’installazione di dispositivi di spartitraffico, compatibili con la piattaforma stradale», ricorda l’assessore Maurodinoia.

«Prendiamo atto della scarsità dei finanziamenti - conclude l'assessore - ma ci sono strade e situazioni che mettono costantemente a rischio la vita dei cittadini che andrebbero considerate prioritarie e irrevocabili. Noi non ci diamo per sconfitti e giocheremo tutte le nostre carte, facendoci portavoce delle necessità del territorio». 

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