BALCANI
"La decisione sull'Esercito del Kosovo è arrivata in un momento sbagliato"
D'Addario: la Nato pronta a intervenire se minacciata la stabilità dell'area
La tensione si respira a pieni polmoni al di là dell'Adriatico. E la temperatura sale nel confronto verbale a distanza tra la Serbia, il Kosovo e la Nato. Per il comandante della Kfor, il generale italiano Lorenzo D'Addario, la decisione del Kosovo di trasformare in Esercito regolare le Forze di sicurezza è arrivata in un momento sbagliato. E la Forza Nato è pronta ad intervenire in ogni momento nel caso in cui la stabilità del Kosovo fosse minacciata. Tant'è che l'Alleanza Atlantica dovrà rivedere il livello e le modalità di impegno della Nato in questa zona dei Balcani.
La decisione del parlamento di Pristina sull'esercito del Kosovo ha provocato la dura reazione della Serbia, che non riconosce l'indipendenza del Kosovo e che ha chiesto una riunione urgente al Consiglio di sicurezza dell'Onu per colazione della risoluzione 1244, in base alla quale l'unica Forza armata autorizzata a stazionare in Kosovo e la Kfor.
"Quello che è certo - ha ricordato il generale D'Addario - è che la Nato, attraverso la missione Kfor, resta fedele al suo mandato di garantire la sicurezza in Kosovo e mia stabilità nei Balcani occidentali. La Kfor non si occupa di politica e la sua presenza è in linea con la risoluzione Onu. Il che significa che dobbiamo continuare a garantire la sicurezza di tutti i cittadini del Kosovo, e che dobbiamo essere pronti a intervenire nei casi in cui dovesse essere minacciata la stabilità in questa regione".