Il caso
Asl, in 75 aspirano alla poltrona di direttore generale: ma le nomine potrebbero slittare a dopo le elezioni regionali
Ieri si è insediata la commissione che ha il compito di vagliare le candidature, con l’obiettivo di presentare - entro metà settembre - le rose degli idonei per gli incarichi di vertice agli Irccs di Bari e Castellana Grotte, alle Asl Bat e Taranto e al Policlinico di Foggia
Sono 75 gli aspiranti alla nomina di direttore generale nelle cinque aziende sanitarie pugliesi al momento affidate ai commissari. Ieri mattina si è insediata la commissione che ha il compito di vagliare le candidature, con l’obiettivo di presentare - entro metà settembre - le rose degli idonei per gli incarichi di vertice agli Irccs di Bari e Castellana Grotte, alle Asl Bat e Taranto e al Policlinico di Foggia. Gli attuali commissari scadranno il 30 settembre, in piena campagna elettorale. E non è detto che Emiliano non decida di lasciare la scelta a chi verrà dopo di lui.
Il 23 luglio la giunta regionale aveva riaperto i termini per presentare le candidature, prorogandoli di 15 giorni ufficialmente per tenere conto della pubblicazione del nuovo albo nazionale degli idonei alla nomina di direttore generale. In effetti, nelle due settimane in più sono arrivate altre 25 domande, ma in molti hanno visto nella decisione anche un modo - da parte di Emiliano - di rispondere alle più o meno velate critiche di Antonio Decaro, che - privatamente - aveva osservato come la Regione stesse andando avanti su gran parte delle scelte dei manager: la sanità, le case popolari, l’agenzia Arif. Scelte comunque pienamente legittime.
Ieri la commissione di valutazione delle candidature ha nominato presidente l’avvocato Piero De Niccolo, scelto in rappresentanza della Regione. Gli altri due componenti sono Andrea Piccioli (direttore generale dell’Istituto superiore di sanità) e Francesco Enrichens (Agenas). La prossima settimana verrà definita la griglia di valutazione, verranno verificati i curriculum e quindi saranno fissati i colloqui: i nomi dei candidati formalmente non sono ancora noti, per quanto si sappia - ad esempio - che tutti gli uscenti hanno presentato domanda con l’eccezione di Tommaso Stallone (Irccs di Castellana), che avendo già fatto due mandati non potrà essere confermato.
La procedura di valutazione equivale formalmente a una verifica preliminare, perché comunque la scelta del direttore generale (nell’ambito della rosa degli idonei, che può essere larga quanto si vuole) è demandata al presidente della Regione. Nel caso degli Irccs e del Policlinico universitario foggiano è poi necessario ottenere il parere rispettivamente del ministero della Salute e dell’Università.
La Regione ha in sospeso numerose nomine, e infatti nell’ultima seduta di giunta prima del Ferragosto è stato approvato un provvedimento per dare attuazione almeno formalmente a quanto previsto dalla «norma Laricchia». Il caso più delicato riguarda Acquedotto Pugliese, dove il cda è scaduto da ormai 13 mesi e deve essere rinnovato con una certa urgenza. Emiliano ha però mandato deserte tutte le assemblee dei soci convocate da giugno in poi, anche perché non sembra esserci l’accordo sulla composizione del nuovo consiglio in cui deve entrare anche il rappresentante dei Comuni.