La notizia
A Palazzo Chigi il vertice del centrodestra: nessuna decisione sulla candidatura per la Puglia
Tra i papabili pugliesi in pole c'è D'Attis, ma resta in corsa anche Andrea Caroppo
Si è concluso a Palazzo Chigi il vertice tra i leader del centrodestra per sciogliere i nodi ancora aperti in vista delle elezioni regionali in Veneto, Marche, Toscana, Campania e Puglia. Presenti il presidente del Consiglio e leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, il segretario di Forza Italia, Antonio Tajani, il segretario della Lega Matteo Salvini e il leader di Noi Moderati, Maurizio Lupi.
Per quanto riguarda la Puglia, Forza Italia ha presentato due proposte politiche: il nome del parlamentare Mauro D’Attis, attuale coordinatore regionale del partito e componente della Commissione Antimafia, e quello del collega Andrea Caroppo, anch’egli con esperienza parlamentare. Tuttavia, tra i due il favorito sembra proprio D’Attis, forte di una presenza consolidata sul territorio e di un profilo in grado di tenere insieme le anime del centrodestra, oltre che di garantire una campagna elettorale centrata su temi di legalità e sviluppo.
Tra i dossier più delicati c’è quello del Veneto, dove si cerca un nome per la successione di Luca Zaia. Salvini ha chiarito che «squadra che vince non si cambia», mentre la vicesegretaria leghista Silvia Sardone è stata più esplicita: «È ovvio che la Lega rivendichi la presidenza di quella Regione».
Diversa la situazione nelle Marche, dove il centrodestra appare compatto sulla riconferma del governatore Francesco Acquaroli (FdI). Più articolato lo scenario in Toscana e Campania. In Toscana, il Pd si prepara a ricandidare Eugenio Giani, mentre in Campania si fa strada la candidatura dell’ex presidente della Camera Roberto Fico (M5S), come possibile perno di un’alleanza giallorossa. In Toscana il nome più accreditato è quello del sindaco di Pistoia, Alessandro Tomasi (FdI), mentre in Campania si fa il nome del viceministro Edmondo Cirielli (FdI).
Resta ancora da definire la data delle elezioni: la Toscana ha già proposto il 12 ottobre, ma sul tavolo resta l’ipotesi di un election day nazionale, anche se difficile da concretizzare vista la diversità delle situazioni locali. «Ci hanno detto che stanno tentando di lavorare per un election day – ha confermato Zaia – A me sembra di buon senso che sei regioni votino nello stesso giorno».
Il vertice si è concluso con un nulla di fatto, per quanto riguarda la Puglia: la decisione è stata rimandata a una prossima riunione.