La ricostruzione

Terminati a Lecce gli ultimi cinque interrogatori preventivi. Ora la parola al gip

Angelo Centonze

Gli imprenditori Barone e Congedo si sono avvalsi della facoltà di non rispondere depositando una memoria. Mazzotta: non erano tangenti, erano regali

Sono terminati nel pomeriggio di oggi giovedì 12 giugno gli interrogatori preventivi degli indagati nella maxi-inchiesta della Procura di Lecce in cui si parla, tra le altre cose, di favori ad imprenditori in cambio di voti, cene a base di sushi ed assunzioni.

Dopo l’ormai ex assessore Delli Noci mercoledì è stata la volta dell’imprenditore Alfredo Barone, per il quale la Procura aveva chiesto il carcere. Il 69enne leccese, difeso dall’avvocato Francesco Galluccio Mezio, si è avvalso della facoltà di non rispondere ma ha rilasciato spontanee dichiarazioni e depositato una memoria difensiva. Anche l’imprenditore Marino Congedo, 82 anni, di Galatina (avvocati Francesco Galluccio Mezio e Ladislao Massari) si è avvalso della facoltà di non rispondere presentando una memoria. Invece, Italia Santoro, 61 anni, di Lecce, segretaria di Alfredo Barone, difesa dall’avvocato Francesco Vergine, si è limitata spontanee dichiarazioni, affermando che nessuna delle iniziative da lei assunte avesse un carattere illecito e ribadendo di non aver mai partecipato a iniziative o riunioni dal contenuto poco chiaro. Barone è l’unico per il quale la Procura ha chiesto il carcere...

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