Il caso
Delli Noci, il drammatico interrogatorio a Lecce: lo stop (e le dimissioni) dopo le domande dei pm
Associazione a delinquere finalizzata a corruzione, turbativa d’asta e frode nei finanziamenti pubblici. Accuse per le quali la Procura ne ha chiesto l’arresto ai domiciliari insieme ad altre cinque persone
BARI - Mezz’ora per rispondere alle domande del gip Angelo Zizzari. Poi, dopo che sono cominciate le domande dei pm Massimiliano Carducci e Alessandro Prontera, gli avvocati di Alessandro Delli Noci hanno ritenuto che non fosse opportuno continuare con l’interrogatorio preventivo. E così Delli Noci ha chiesto di fare una dichiarazione spontanea: «Mi dimetto - ha detto - da tutte le cariche in Regione Puglia».
Si è chiusa così ieri mattina l’avventura politica di Delli Noci, assessore regionale allo Sviluppo, 42 anni, ritenuto partecipe di un’associazione a delinquere finalizzata a corruzione, turbativa d’asta e frode nei finanziamenti pubblici. Accuse per le quali la Procura ne ha chiesto l’arresto ai domiciliari insieme ad altre cinque persone: dal 2018, quando era vicesindaco di Lecce, Delli Noci avrebbe aiutato gli imprenditori Alfredo Barone e Marino Congedo ricevendone in cambio di una serie di utilità anche in chiave elettorale. E dunque alle 11,33, con una pec inviata alla presidente Loredana Capone pochi istanti dopo essere uscito dal Tribunale, Delli Noci si è dimesso da consigliere regionale...
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