La storia
Oppido Lucano, 14 mila euro di truffa a un'anziana: arrestati due napoletani
La vittima era stata contattata telefonicamente da un individuo che si presentava come avvocato e riferendole che il nipote si trovava in stato di arresto presso una Stazione Carabinieri a causa di un incidente stradale che aveva lui stesso causato
OPPIDO LUCANO - I Carabinieri della Compagnia di Acerenza hanno tratto in arresto due giovani napoletani ritenuti responsabili di truffa aggravata in concorso ai danni di una novantenne residente ad Oppido Lucano. Nello specifico, a seguito di una segnalazione pervenuta alla Centrale Operativa, i militari della Radiomobile hanno intercettato sulla SS407 Basentana due persone di 23 e 18 anni le quali, a bordo di un’autovettura, tentavano di allontanarsi dopo aver consumato una truffa ai danni di un’anziana. La vittima era stata precedentemente contattata telefonicamente, sulla propria utenza fissa, da un individuo che si presentava come avvocato e riferendole che il nipote si trovava in stato di arresto presso una Stazione Carabinieri del potentino a causa di un incidente stradale che avrebbe lui stesso causato. Contestualmente veniva richiesta la consegna della somma di 35mila euro in contanti per ottenere la sua liberazione, denaro che sarebbe stato prelevato da un Maresciallo dei Carabinieri direttamente presso l’abitazione dell’anziana.
Poco dopo effettivamente si presentava alla vittima il complice del sedicente avvocato il quale, qualificandosi come militare dell’Arma, si faceva consegnare la somma contante di 14.100 euro, per poi allontanarsi rapidamente.
L’anziana, accortasi immediatamente del raggiro, allertava i propri familiari che, a loro volta, segnalavano l'accaduto al Numero Unico per le Emergenze 112.
La Centrale Operativa diramava immediatamente le ricerche consentendo di localizzare i due fuggiaschi lungo la Basentana a bordo di un’utilitaria.
A seguito di un’accurata ispezione del veicolo, è stata rinvenuta e recuperata l’intera somma di denaro riconsegnata alla vittima dai militari dell’Arma. I due giovani venivano quindi tratti in stato di arresto e trasferiti alla Casa Circondariale di Potenza così come disposto dall’Autorità Giudiziaria potentina. Il Giudice per le Indagini Preliminari del locale Tribunale ha successivamente convalidato l’arresto disponendo nei confronti dei due indagati la misura della custodia cautelare in carcere.
Anche in questa occasione il tempestivo ricorso al Numero Unico per le Emergenze 112 da parte del cittadino si è rivelato fondamentale per consentire una pronta ed efficace risposta delle Forze dell’Ordine.