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Emergenza idrica, a Potenza nuove sospensioni dal 7 ottobre

 
Redazione online

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diga invaso camastra

E’ quanto deciso dal Tavolo tecnico per lo schema Basento-Camastra sulla situazione nei 29 comuni lucani, tra cui Potenza, approvvigionati dalla diga del Camastra

Giovedì 03 Ottobre 2024, 18:45

POTENZA - Nonostante dal 9 al 30 settembre scorso sia «stato conseguito un risparmio di acqua pari al 25 per cento, equivalenti a circa 377 mila metri cubi», la «perdurante crisi» idrica «rende necessario il procrastinarsi e l'intensificazione delle misure di razionamento». E’ quanto deciso dal Tavolo tecnico sulla situazione nei 29 comuni lucani, tra cui Potenza, approvvigionati dalla diga del Camastra.

Il nuovo Piano delle sospensioni programmate prevede che «a decorrere dal 7 ottobre - è scritto in un comunicato diffuso dall’ufficio stampa della Giunta lucana - per il comune di Potenza e per le aree rurali le interruzioni idriche saranno disposte a giorni alterni, ad eccezione del sabato, dalle ore 18.30 alle 6.30; per tutti gli altri comuni alimentati dallo stesso schema idrico Basento-Camastra, l’erogazione sarà interrotta dal lunedì al venerdì dalle ore 18.30 alle 6.30, ad eccezione del sabato e della domenica».

«Quelli conseguiti fino ad ora sono risultati estremamente significativi - ha messo in evidenza l’amministratore unico di Acquedotto Lucano, Alfonso Andretta - dovuti innanzitutto al sacrificio degli utenti dei 29 comuni interessati dalle interruzioni idriche programmate sullo schema Basento Camastra, all’attività condotta in maniera sinergica dall’Unità di crisi istituita dalla Regione Basilicata, e all’impegno continuo e indefesso dei tecnici di Acquedotto Lucano, che nel frattempo devono fronteggiare i frequenti guasti, causati proprio dallo stress sopportato dalle condotte per le ripetute operazioni di chiusura e riapertura dell’erogazione.

L’ondata di siccità che ha investito buona parte del Sud Italia, con bassissima piovosità, ridotti apporti dalle sorgenti e aumento delle temperature - ha proseguito Andretta - sta comportando difficoltà a tutto il sistema delle gestioni idriche, e in particolar modo a quelle del Mezzogiorno e del Centro: piani di razionamento, talvolta molto severi, stanno interessando anche la Calabria, la Puglia, la Sicilia, il Molise, l’Abruzzo e la Campania».

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