In città
Bucaletto, inizia la rigenerazione con tre edifici di edilizia popolare
Presentato il progetto: 49 appartamenti e attività commerciali
POTENZA - Dopo decenni di problemi e interventi spot, accelerata nella riqualificazione del rione Bucaletto a Potenza: area sorta all’indomani del terremoto del 23 novembre 1980 per rispondere all’emergenza abitativa degli sfollati e mai realmente integrata nel tessuto urbano, tanto da vedersi riconosciuto l’appellativo di “cittadella”. Una convivenza difficile per l’assenza di molti servizi e la presenza di problemi sociali, con intere famiglie costrette nei container in attesa di una nuova destinazione.
Il Comune capoluogo ha infatti presentato il progetto per realizzare tre edifici di edilizia economica e popolare con 49 nuovi appartamenti e 1.140 metri quadri destinati alle attività commerciali, nell’area sottostante la Chiesa Santa Maria della Speranza: rispettivamente uno con quattro livelli da 19 unità abitative e gli altri due con tre livelli da 15 unità totali.
Aspetto innovativo, approvato nell’ambito del Pinqua (Piano nazionale qualità dell’abitare), le esigenze termiche delle abitazioni verranno alimentate da un sistema di dissipazione del calore, prodotto dal vicino stabilimento industriale Ferriere Nord. L’investimento complessivo è di 7 milioni di euro. Tempi di realizzazione che vanno dall’avvio dei lavori, il prossimo 1° ottobre, al termine previsto il 30 settembre 2026 e chiavi che potrebbero essere consegnate nelle mani dei nuovi inquilini entro quell’anno.
I dettagli sono emersi a Palazzo di Città per bocca del vicesindaco e assessore con delega ai Lavori pubblici Michele Napoli, il primo cittadino Mario Guarente insieme a componenti della giunta e consiglieri di maggioranza, oltre a rappresentanti del Provveditorato alle Opere Pubbliche. «È un sogno che si realizza in tempi record - ha dichiarato Napoli -. Non una vittoria personale, ma dell’intera Amministrazione comunale. Il nostro impegno è stato di non speculare sui ritardi passati, anzi, recuperare e creare le condizioni per cambiare volto della “cittadella”. Dalla sigla del protocollo d’intesa con il Ministero delle Infrastrutture fino alle attività propedeutiche al progetto, poi validato lo scorso febbraio. L’area dei nuovi alloggi è completamente libera, oggetto di una relazione geologica che ha analizzato i terreni. I container sono stati già abbattuti».
Nel filmato di presentazione, ben evidente l’intervento sui tre edifici. «Prossima tappa dell’appalto integrato - ha reso noto Lorenzo Larocca, RUP del procedimento - il bando europeo. Il prossimo 30 aprile avremo l’operatore che procederà alla progettazione e realizzazione esecutiva dell’opera». Napoli ha inoltre parlato della ricerca di «altre risorse per poter realizzare ulteriori immobili» e trasformare così quel quartiere in zona viva del capoluogo lucano, oltre che un «esempio di rigenerazione per l’intero Paese». «Impegno - ha detto Guarente - che avevamo preso con i cittadini e che non è stato facile portare avanti tra periodo Covid e rincari delle materie prime. L’intenzione è quella di abbattere tutti i prefabbricati di Bucaletto nel giro di due anni».